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A Maccarese croci celtiche sui manifesti di Monica Cirinnà: “Intimidazione neofascista”

Manifesti elettorali imbrattati con croci celtiche. E’ successo a Maccarese in via di Castel San Giorgio. Vittima dello sfregio la candidata del Pd, Monica Cirinnà. E’ la stessa Cirinnà a denunciare quella che definisce una intimidazione neofascista.

“Il mio volto, – scrive la deputata Pd – ritratto sui miei manifesti elettorali, ricoperto con croci celtiche, simbolo chiaramente riconducibile al nazifascismo. E’ successo a Maccarese, proprio davanti ad uno stabile che fino a poco tempo fa era occupato da militanti di estrema destra vicini a Casa Pound e che è stato, finalmente, sgomberato. Lì sorgerà una struttura sanitaria, per volontà della Regione Lazio e del Comune di Fiumicino”.

Non è la prima volta – prosegue Cirinnà – che i neofascisti di varia natura tentano di intimidirmi: è successo a Gaeta, è successo a Bassano del Grappa, è successo in tanti posti ed era già successo anche a Fiumicino. E non sono certo l’unica ad essere bersaglio di questo genere di ‘messaggi’. E’ l’ennesimo segnale non solo di una campagna elettorale alimentata dall’odio, ma anche di quali siano le spinte e le forze che si sentono libere di agire contro di noi, contro chi difende la Costituzione nata dalla Resistenza e fondata sui valori dell’antifascismo, della democrazia e della libertà. Non mi sono fermata le altre volte, non mi fermerò neanche questa volta e non mi fermerò mai”.

Montino: “Gesto indegno che va condannato”

Sull’episodio interviene anche il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, marito della Cirinnà. “Finora – scrive Montino – non ho usato i miei canali per la campagna elettorale di mia moglie Monica Cirinnà, pur supportandola in tutte le iniziative che ha fatto e sta facendo, per evitare le solite strumentalizzazioni stupide. Oggi, però, davanti a queste foto che ci mandano alcuni amici, non posso fare finta di niente”.

“Le croci celtiche sul suo volto, sui manifesti affissi a Maccarese, sono un gesto indegno che va condannato a prescindere da tutto.
Purtroppo – prosegue il sindaco di Fiumicino – non è la prima volta che Monica subisce questo genere di intimidazioni. Io che, negli anni, sono stato al suo fianco nelle tante iniziative fatte in tutta Italia, sono testimone di diversi tentativi di metterla a tacere, tutti riconducibili all’area di estrema destra neofascista. Le sue battaglie, le sue posizioni nette e ferme, il suo coraggio danno fastidio a molti. Dovranno continuare a farsene una ragione perché non saranno questi gesti vigliacchi a fermarla. Lo slogan che ha scelto per la sua campagna elettorale è, in effetti, la sua essenza: #ilcoraggiodiaverecoraggio”.(eg)

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