Arrivano le agevolazioni per acquistare vetture meno impattanti sull’ambiente. Gli ecoincentivi sono studiati dal Governo per favorire la transizione del settore automobilistico verso la filiera delle macchine elettriche o comunque più ecologiche.
In base ai due Decreti adottati dal Governo, su proposta del ministro Giancarlo Giorgetti, si parla in particolare di due tipologie di interventi, legati a specifiche automobili con importi di contributi diversi. Andiamo a vedere tutto ciò che prevedono i due DPCM: per quali auto vale il bonus, a quanto ammonta e come richiederlo.
Bonus Auto elettriche: come fare domanda, tetto contributi, quanto si risparmia, a chi spetta
Uno dei due interventi del Governo è mirato alla rielaborazione degli incentivi per comprare vetture non impattanti sull’ambiente. Per quest’anno, i contributi vengono aumentati del 50% rispetto a quanto previsto in precedenza.
L’agevolazione è possibile purché si acquisti un veicolo non inquinante, e soltanto se chi acquista vanta un reddito al di sotto dei 30 mila euro. Nel nucleo familiare, soltanto un soggetto può beneficiare del bonus.
Nel dettaglio, i contributi previsti sono i seguenti:
- contributo di massimo 7.500 euro di contributi se si rottama un vecchio veicolo, e 6000 euro senza rottamazione, se si compra una vettura nuova di categoria M1 e classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km CO2 (elettrico), prezzo dal listino ufficiale uguale o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;
- 6000 euro in totale rottamando, e 4500 euro senza farlo, quando si acquista un veicolo nuovo, di categoria M1 e classe di almeno Euro 6, con emissioni all’interno del range 21-60 g/km CO2, prezzo pari a 45.000 euro IVA esclusa o inferiore.
Passiamo ora alla seconda misura, prevista dal Governo all’interno del cosiddetto bonus auto 2022. Grazie a risorse pari a 8,7 miliardi stanziate fino al 2030, a questo secondo intervento sono dedicati 50 milioni di euro nel 2022, e altri 350 milioni di euro per ogni anno fino al 2030. Nella misura del 70%, i fondi saranno utilizzati per i Contratti di sviluppo, mentre il resto dello stanziamento finirà agli Accordi per l’innovazione.
Infine, il Dpcm prevede anche un bonus per acquistare infrastrutture di ricarica, a potenza standard, destinati ai veicoli alimentati dall’energia elettrica. Quest’agevolazione vale l’80% del costo sostenuto per acquistare e posare in opera la struttura, per un totale massimo di 1500 euro a soggetto richiedente. Il bonus massimo sale a 8000 euro, nel caso in cui il richiedente sia ad esempio un condominio. In totale, questo incentivo ha un costo per lo Stato di 40 milioni di euro.
(sg)