Molti occhi sono puntati in questo periodo, nel nostro Paese, al tema dei tassi relativi ai mutui. Che cosa ci si deve aspettare in questo nuovo anno appena iniziato?
Che novità ci riservano i tassi dei Mutui nel 2023? Una delle principali richieste è quella relativa al come si passa da un tasso variabile a fisso. Ma non solo questo.
Ci sono alle porte diverse novità: dunque ecco quali sono le principali regole a cui attenersi e le info utili da tener di conto.
Tassi mutui quando scendono? Differenza fisso e variabile
E poi vi è la canonica domanda: ma i tassi dei mutui quando scenderanno? I dati attuali fanno registrare questo elemento.
La crescita, entro Novembre, è al 3,55% rispetto al 3,23% di ottobre. Di conseguenza, secondo valutazioni statistiche fornite dai professionisti, le rate possono essere aumentate anche oltre il 36%.
Non ci sembrano essere molte prospettive rosee per il 2023. La BCE sostiene che a febbraio saranno possibili aumenti sui tassi di interesse.
Ma conviene sottoscrivere un mutuo variabile o a tasso fisso? Nel 2023 farà ancora differenza?
Secondo alcuni esperti lasciarsi uno spiraglio di variabilità, pur se teoricamente rischioso, potrebbe portare anche dei benefici, a seconda dei casi.
Passare dal fisso al variabile vuol dire rinegoziare il mutuo. Si può fare in alcuni casi. Se si parla dell’intero ammontare del finanziamento, in primis.
Ma la somma deve avere un tetto di 200 mila euro. E poi è importante anche il dato che si riferisce all’Isee: non bisogna andare oltre i 35 mila euro.
Quanto alla tempistica per pagare, è vincolante, nel caso di rinegoziazione, che non ci siano stati ritardi o altre problematiche.