Cambiamenti in atto nel settore immobiliare con nuove regole all’orizzonte nel panorama degli affitti brevi. I contratti di locazione sono normalmente considerati brevi quando hanno una durata inferiore ai 30 giorni. Questa tipologia di affitto è diffusa in Italia, ma la legge non fornisce molte tutele, specialmente per quanto riguarda la domanda e l’offerta.
Pertanto, la normativa è stata oggetto di revisioni ripetute al fine di trovare un equilibrio tra i diritti dei locatori e quelli degli inquilini. Anche se meno comune rispetto agli affitti tradizionali, molte persone scelgono questo tipo di contratto per varie ragioni.
Le nuove regole sugli affitti brevi
Per regolamentare gli affitti brevi e mitigare potenziali problematiche, sono state introdotte nuove disposizioni che ampliano la normativa vigente. L’obiettivo principale è evitare il sovraffollamento di determinate zone e prevenire atti di vandalismo e abusivismo in alcune località.
Tra le novità, spicca l’incremento delle sanzioni. Ora, affittare una casa per poche ore può comportare una multa fino a 5.000 euro. Inoltre, viene enfatizzata l’importanza del codice identificativo nazionale (CIN), che deve essere associato all’immobile e non al gestore.
Le altre novità
Tra le nuove direttive, è prevista la creazione di una piattaforma che consentirà agli utenti di accedere a informazioni giuridiche relative agli alberghi, agriturismi, campeggi, dimore, residence e altro ancora.
La bozza di questa legge è stata presentata nel mese di maggio, e a breve tutte queste nuove normative diventeranno operative.