Tony Colombo e Tina Rispoli sono stati tratti in arresto nell’ambito dell’operazione anticamorra del Ros e dei carabinieri di Napoli di martedì 17 ottobre 2023. Questi due personaggi, noti anche per la loro partecipazione in programmi televisivi e per le discusse nozze trash del 2019, sono stati arrestati in una vasta operazione volta a smantellare il clan Di Lauro.
Tony Colombo, chi è il cantante neomelodico
Tony Colombo, di origini palermitane, 37 anni, ha iniziato a lasciare il suo segno nell’ambiente musicale fin da quando era solo un bambino, diventando uno degli artisti più seguiti nella scena musicale napoletana nota come neomelodica.
La sua popolarità è cresciuta notevolmente grazie alla partecipazione come concorrente nel programma televisivo “Ballando sotto le stelle” trasmesso su Rai nel 2014. Tuttavia, negli ultimi anni, è diventato ancora più noto grazie alle sue discusse nozze con Tina Rispoli.
Il suo tour musicale lo avrebbe portato ad esibirsi a Milano il 21 ottobre, e aveva recentemente tenuto un concerto a Roma. Una delle sue canzoni più famose è “Ti aspetto all’altare,” ampiamente apprezzata nelle cerimonie e serenate napoletane.
Tina Rispoli, chi è la moglie di Tony Colombo e vedova del boss
Tina Rispoli, nota all’anagrafe come Immacolata Rispoli, è conosciuta principalmente come la vedova del defunto boss scissionista Gaetano Marino, ucciso il 23 agosto del 2012.
In seguito alla morte del precedente marito, la sua notorietà è rimasta legata al cantante neomelodico Tony Colombo.
Le nozze trash
La coppia Colombo-Rispoli è diventata ancora più famosa per le loro nozze nel 2019. La cerimonia, caratterizzata da uno stile “trash,” comprendeva un sontuoso corteo nuziale con carrozze, cavalli e giocolieri.
Questo spettacolo fu causa di grande caos in corso Secondigliano e a Napoli in generale. A causa dell’affluenza massiccia dei fan all’esterno del Maschio Angioino, dove si celebrò il rito civile, intervennero anche i vigili urbani.
Questo evento fu organizzato senza l’autorizzazione del Comune, e in seguito scatenò un’inchiesta da parte della Procura antimafia, che, però, fu poi archiviata.