La versione teatrale del capolavoro di Ingmar Bergman, “Sinfonia d’autunno”, sarà in scena al Teatro di Documenti di Roma dal 31 ottobre al 5 novembre.
Gli eventi a Roma
Con la regia di Rosario Tronnolone e la partecipazione di Evelina Nazzari e Arianna Ilari, il protagonista è un duo di donne, madre e figlia, Charlotte ed Eva.
“Sinfonia d’autunno” a Roma, cos’è
Eva afferma di essere cresciuta tra parole magnifiche, ma quando queste entrano in contrasto con il comportamento o diventano enfatiche, non rappresentano apertura ma chiusura, e non sono porte, ma barriere.
Charlotte, d’altra parte, può esprimere autentici sentimenti solo attraverso la musica, rifiutando (e impedendo ad altri) di portare le parole a un livello coinvolgente dal punto di vista emozionale. Tutto il suo mondo emotivo, la sua volontà, la sua ambizione e l’ansia sono incanalati nella musica, l’unico spazio in cui si sente libera di comunicare.
Questo diviene evidente nella scena cruciale in cui entrambe eseguono il preludio due volte, metafora del rapporto che le lega e le separa, nonché una prima e silenziosa esplosione del conflitto che le divide.
Le parole offrono deboli scuse, cercano nervosamente l’approvazione e danno rassicurazioni affrettate, ma la musica svela bisogni e insicurezze, rivela astio e repressioni, denuncia egoismo, invidia, paura, sopraffazione e amore.
Il Preludio n°2 di Chopin è misterioso, allusivo e fuggevole, con un accompagnamento costante e ossessivo, su cui si innesta temporaneamente un inciso melodico instabile e dissonante che sembra smarrirsi e esitare, finendo infine per rimanere sospeso, sgomento e incompleto. Questo ritratto rappresenta entrambe le protagoniste.
È uno spettacolo in cui la musica supera le parole per narrare una storia universale. Il regista e attore Rosario Tronnolone ha curato le regie di numerose opere teatrali, tra cui “La visita della vecchia signora” di Dürrenmatt, “Il gabbiano” di Cechov, “Il re muore” di Ionesco e molte altre.