Il suo nome non è nuovo alle forze dell’ordine: Igor “il russo”, apparentemente un rapinatore seriale molto attivo su Roma, è stato arrestato dopo aver perpetrato una tentata rapina e aver aggredito le forze dell’ordine. L’ultimo episodio, avvenuto a Porta Metronia, ha coinvolto un conoscente del posto che è stato rapinato del cellulare e successivamente ricattata per 300 euro. La situazione ha preso una piega violenta quando la polizia è intervenuta, sfociando in un’aggressione senza freni da parte del rapinatore.
Chi è Igor il russo
La vittima, A. M., un romano di 43 anni, ha raccontato di conoscere Igor da tempo, rendendo inizialmente la visita del russo a casa sua non sospetta.
Tuttavia, la visita di cortesia del 53enne ha preso una svolta nefasta quando Igor ha rubato il cellulare di A. M. e successivamente lo ha ricattato per 300 euro. L’appuntamento per lo scambio è stato fissato poco distante dalla residenza.
Scontro violento in strada
L’incontro tra la vittima e Igor è diventato violento quando, durante lo scambio, A. M. non aveva il denaro richiesto.
La richiesta di 300 euro ha scatenato l’ira del “russo”, attirando l’attenzione dei passanti in via Alberto Giussano. Gli agenti del reparto Volanti sono intervenuti alla scena, ma la rabbia di Igor è cresciuta, costringendo la polizia a chiedere rinforzi.
Igor aggredisce anche la polizia
La situazione è degenerata quando l’uomo ha iniziato a minacciare la vittima, gridando promesse di vendetta e dichiarando di cercarla a casa sua.
La sua aggressività si è estesa anche agli agenti del reparto Volanti, con calci, pugni e spinte. La reazione così violenta ha reso necessario l’arrivo di ulteriori rinforzi per fermare e ammanettare il rapinatore.
L’arresto di Igor il Russo
I due agenti hanno proceduto con l’arresto del 53enne, trasferendolo agli uffici del distretto di Porta Maggiore.
La denuncia è stata formulata con accuse di tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Attualmente, il rapinatore è in attesa di giudizio di fronte alle autorità competenti.
