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Giubileo, Miozzo: “‘Dobbiamo correre, il 2025 è dopodomani”

Al Giubileo manca poco, per Agostino Miozzo è dopodomani. Arriva presto, insomma, per questo bisogna correre. E’ l’invito del neo Coordinatore dei servizi di accoglienza e assistenza ai pellegrini per il Giubileo intervistato dal Corriere della Sera.

Miozzo, ex coordinatore del Comitato tecnico scientifico, avverte: “Dobbiamo correre, il 2025 è dopodomani. Roma, però, con tutti i suoi travagli è comunque una città resiliente, preparata e organizzata, basta vedere com’è stato gestito l’afflusso straordinario di turisti negli ultimi due anni. La macchina dell’accoglienza ha funzionato nonostante tanti cantieri”.

Roma si prepara al Giubileo

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Al Corriere della Sera, Miozzo, fa il punto sugli eventi pi sensibili previsti durante il Giubileo: ”Noi dovremo dare particolare attenzione alla trentina di eventi in programma. Ne cito due, quelli che convoglieranno in città il maggior numero di persone: la Giornata mondiale della gioventù, tra fine luglio e inizio agosto, che si stima farà arrivare un milione e mezzo di pellegrini, e il Giubileo dei lavoratori, dal 1 al 4 maggio, che conterà non meno di 400mila persone”.

Aggiunge Miozzo: “Ci ispireremo a quanto fatto nel Giubileo del 2000. Le sedi le decideremo con esattezza più avanti, ma al momento stiamo studiando alcuni siti come Tor Vergata e il parco di Centocelle, la grande spianata dove c’era l’aeroporto, due aree strategiche. Questi sono i due eventi più grandi e complicati da gestire, poi ce ne sono molti altri, significativi, ma con numeri inferiori: il Giubileo del personale sanitario, delle Forze armate, dei malati e della Sanità, dei disabili, giornate a cifre importanti ma contenute, tradizionali per la Santa Sede”.

Miozzo analizza poi la situazione legata ai tanti cantieri sorti in città: ”Ma è ovvio che se hai 200 cantieri rendi la vita dei romani ancor più complicata, però questi cantieri sono segno evidente di una città si prepara non solo a un evento mondiale, ma a tornare a essere la grande Capitale che è stata nel passato. Io vedo grande fermento, iniziative e progetti. E credo che il Giubileo sia un’occasione straordinaria per celebrare valori religiosi e spirituali, ma anche per migliorare la città, per renderla più accessibile e vivibile. Mi auguro che il disagio sia contenuto. Però, da motociclista, posso dire che in giro comincio a vedere meno buche. Vedo potature di alberi e anche pulizia ai bordi delle strade, seppure ancora a macchia di leopardo. Mi sento ottimista, per il grande Giubileo e anche per la città che è pronta a tornare Caput mundi”, conclude.

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