Mani di velluto quelle di un ladro scoperto a bordo di un treno regionale Nettuno – Roma. Il furfante era riuscito a prendere il telefono ad una passeggera senza che lei si accorgesse di nulla.

Sul vagone però c’erano due carabinieri liberi dal servizio e in borghese che dopo averlo sorpreso lo hanno arrestato con il supporto dei colleghi del Nucleo Carabinieri di Roma Scalo Termini. L’uomo di origine tunisina è finito in manette, mentre lo smartphone è stato riconsegnato alla passeggera.

Furto sul treno Nettuno-Roma sventato dai carabinieri: la vittima non si era accorta di niente

E’ solo uno dei borseggiatori scoperti nelle ultime ore, durante i servizi messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico più frequentate dai turisti, a bordo dei mezzi pubblici e nelle stazioni metro.

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In manette è finito un cittadino georgiano di 48 anni, senza fissa dimora, sorpreso in via del Teatro Marcello subito dopo aver sfilato il portafogli di un passeggero tedesco che si trovava a bordo dell’autobus di linea “H”. La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata alla vittima.

Turisti nel mirino dei borseggiatori

Non si era accorta del furto dello smartphone, un iPhone 12, neppure la turista italiana derubata alla fermata metro Spagna. Il responsabile un cittadino cubano di 37 anni, già sottoposto alla misura del divieto di dimora nel comune di Roma, è stato comunque sorpreso  dai carabinieri e arrestato subito dopo il furto. Un turista giapponese è stato vittima del furto del portafogli alla stazione Colosseo mentre aspettava l’arrivo della metro sulla banchina. La presunta ladra una cittadina bosniaca di 35 anni, è stata sorpresa e arrestata.

Infine i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma San Pietro hanno arrestato in flagranza, un cittadino tunisino di 29 anni notato in via Principe Amedeo, nei pressi della Stazione Termini, mentre spintonava un cittadino del Bangladesh contro un muro, per poi prendergli il cellulare. E’ stato quindi bloccato dai militari che hanno assistito alla scena e la refurtiva recuperata e riconsegnata alla vittima.