Novità in vista per i vigili urbani di Roma, che potranno contare anche su un medico durante i posti di blocco per contestare in flagranza la guida sotto l’effetto di stupefacenti e rendere più efficaci le sanzioni. La novità è stata inserita nel nuovo protocollo a cui stanno lavorando la Polizia locale di Roma, con la guida del comandante Mario De Sclavis appena insediato, e le Asl della Capitale.
Medico durante i posti di blocco, cosa cambia?
Il nuovo protocollo prevede la presenza di un medico nei posti di blocco dei vigili urbani al fine di contestare in flagranza di reato la guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di potenziare l’efficacia delle sanzioni. In un incontro informale con la stampa tenutosi nel Comando generale di via della Consolazione, è emerso che attualmente i vigili non sono in grado di contestare questa violazione autonomamente, a differenza di quanto accade per i livelli alcolici.
Il protocollo in fase di elaborazione coinvolge attivamente le Asl della Capitale e prevede un adeguamento delle procedure esistenti. Nei posti di blocco della polizia locale, focalizzati sul controllo delle zone più coinvolte dalla movida e dal traffico serale, un medico avrà il compito di certificare in modo accurato lo stato di guida sotto l’effetto di stupefacenti.
Questo supporto medico si propone di convalidare i risultati dei test attualmente disponibili, i quali sono limitati alla rilevazione delle sostanze stupefacenti presenti nel corpo del guidatore senza la possibilità di accertarne legalmente l’influenza sul comportamento alla guida.