Vandali in azione nel fine settimana alla scuola comunale dell’infanzia Enrico Toti a Roma nel Municipio V. All’apertura questa mattina il personale scolastico si è trovato davanti quel che rimaneva del bivacco fatto all’interno delle aule.
Mobili sottosopra, colori e tempere rovesciati, merendine smangiucchiate, succhi di frutta aperti e consumati sul posto, cenere e cicche di sigarette sul pavimento e residui di urina.
Roma, ancora vandali nella scuola materna Toti
Uno scempio che ha costretto oggi la scuola a non aprire ai piccoli studenti per effettuare le pulizie e la sanificazione. Con conseguente disagio per le famiglie che hanno dovuto velocemente riorganizzare la propria giornata lavorativa.
Non è il primo episodio che accade negli ultimi mesi. Almeno cinque i casi di vandalismo subiti dalla scuola comunale di via del Pigneto dallo scorso settembre.
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Un problema che però riguarda molte altre scuole del territorio. Lo sottolinea Cecilia Fannunza assessora del Municipio V alle Politiche Educative e Scolastiche, Edilizia scolastica, Verde scolastico, Trasporti scolastici, Formazione e Lavoro, Refezione scolastica.
A Tor Tre Teste sono entrati 23 volte
“Nel plesso Olcese a Tor Tre Teste lo scorso anno sono i vandali entrati per 23 volte tra le due sedi” spiega Fannunza. Bivacchi anche nel nido Giocosi Anatroccoli dove “sono entrati tantissime volte”.
Una lotta impari tra i vandali che ormai hanno capito che possono fare come vogliono e l’amministrazione che chiede soluzioni, a chi ha le competenze, per risolvere il problema nelle scuole sprovviste dei sistemi di video sorveglianza.
Fannunza (assessore Municipio V): “Su 105 scuole 77 sono allarmate e 10 hanno la video sorveglianza”
“Su 105 scuole del territorio – spiega l’assessora – sono 77 quelle allarmate e solo 10 i plessi provvisti di video sorveglianza“. Una carenza che riguarda certamente anche le altre scuole della Capitale, ma che secondo Fannunza deve essere colmata.
“Ho fatto richiesta mesi fa al Simu per la video sorveglianza; ho scritto alle forze dell’ordine e anche alla Regione Lazio, al direttore del numero unico emergenze per chiedere che una volta scattato l’allarme questo si traduca in un’azione immediata da parte delle forze dell’ordine”.
Ovvero per garantire che l’allarme sia collegato al 112. Al contrario come avvenuto lo scorso fine settimana, i vandali consapevoli che nessuno risponderà all’attivazione dell’allarme continueranno a bivaccare con serenità nelle scuole.
“Serve il collegamento al 112”
Fondamentale in questo senso per Fannunza è appunto il collegamento con il 112, eppure spiega di non essere riuscita a capire di chi è la competenza. “Anche la Prefettura ha detto che non compete loro” spiega l’assessora.
Certamente non è di competenza municipale. L’appello di Fannunza è quindi per l’installazione della video sorveglianza nelle scuole “è il minimo” e di collegare l’allarme al numero unico di emergenze. “Altrimenti potrebbero pagare la vigilanza privata” aggiunge, “è un’idea ma certamente occorre fare qualcosa per risolvere il problema”.
