È stata violentata per anni nella città di Roma dal proprio padre, che fin da piccola la costringeva anche a lavorare nel negozio di famiglia. Una volta raggiunta la maggiore età, si è fatta coraggio grazie anche al sostegno di un’insegnante a cui ha raccontato finalmente tutto. La storia di una giovane ragazza di origini cinesi, vittima di maltrattamenti e violenza sessuale per oltre 10 anni, è emersa durante un processo presso il tribunale di Roma.
La ragazza cinese violentata dal padre per 10 anni
La ragazza era obbligata a lavorare nel negozio di casalinghi di famiglia a Ponte Milvio, e per anni è stata violentata da parte del padre nella sua cameretta.
Dopo aver compiuto 18 anni, la giovane è riuscita a fuggire di casa e ha denunciato gli abusi un centro anti-violenza.
Il sostegno della professoressa
Una professoressa che è stata accanto a lei durante questo periodo difficile ha dichiarato in tribunale di aver visto la giovane ritornare forte e determinata, nonostante gli anni di soprusi e vessazioni.
La ragazza ha raccontato alla professoressa dei maltrattamenti fisici e psicologici che subiva, facendola sentire inadeguata e sminuita. Ha parlato anche delle molestie sessuali che duravano da quando era alle medie, descrivendo lividi sul seno e sul petto.
La professoressa ha notato un cambiamento significativo nella giovane durante il periodo del Covid, quando la ragazza non riusciva a contattare la scuola. In realtà, la ragazza veniva svegliata di notte, violentata, filmata e fotografata dal padre.
Obbligata a lavorare
La giovane è stata costretta a lavorare fin da piccola, anche per 12 ore al giorno. La sua unica fonte di conforto in casa era sua sorella, ma quando questa ha deciso di andare a vivere altrove, la ragazza ha capito che doveva fuggire.
Terrorizzata, ha dichiarato di dover scappare di casa, prendendo la difficile decisione di denunciare la violenza e cercare aiuto presso un centro anti-violenza.