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Roma

L’emergenza sicurezza per i lavoratori del Tpl. Sindacati: “Serve un cambio di passo” (VIDEO)

“Serve un cambio di passo”, dicono i sindacati, perché i casi a Roma, e non solo, di aggressione verso gli autisti Tpl sono in ascesa

Qui il servizio realizzato per la puntata di Punto di Rottura del 13 febbraio 2024.

Picchiati senza un apparente motivo durante un turno di notte lo scorso sabato al capolinea di Piazza Venezia in pieno centro storico. Calci e pugni a non finire e poi lasciati in terra. È l’ennesima storia di due autisti vittime di un fenomeno in espansione, quello della violenza nei confronti del personale frontline del Tpl.

Ci sono storie, come questa, che lasciano tanti punti interrogativi ma che soprattutto vedono il posto di lavoro come un luogo tutt’altro che sicuro. Tanto è che si parla di emergenza sicurezza e a dimostrarlo è anche un altro caso di cronaca, come quello accaduto a Termini in cui due uomini, che volevano accedere ai binari superando le barriere senza il biglietto, hanno aggredito un vigilante in servizio in stazione colpendolo a calci e pugni.

Lavoratori Tpl, tra buone prassi e cultura del rispetto

Alcuni sindacati del Lazio (Filt-Cgil Roma e Lazio, della Fit-Cisl Lazio, della Uil Trasporti Lazio e UglFna) hanno avanzato la proposta di costituire un Osservatorio permanente che possa portare al confronto e alla tutela dei lavoratori. Sia in Italia che all’estero si sono diffuse alcune buone prassi, che si andrebbero ad aggiungere alla proposta precedente, e che vanno “dall’isolamento del posto di guida alla presenza di guardie giurate o assistenti sociali sui bus – si legge nella nota – dalla dotazione di strumenti di autodifesa per i lavoratori all’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, fino all’inasprimento delle pene e al DASPO urbano per gli aggressori.”

A Roma, e non solo, i casi stanno diventando sempre più numerosi e, oltre quelli già elencati, c’è un fattore che non va sottovalutato, ossia la cultura del rispetto dei lavoratori dei mezzi pubblici verso cui sono state avviate diverse campagne di sensibilizzazione e informazione. “Serve un cambio di passo”, dicono i sindacati, perché chi svolge il ruolo fondamentale di garantire l’esercizio del diritto alla mobilità di tutti i cittadini deve farlo in sicurezza.

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