A Roma, all’età di 84 anni, è morta l’egittologa di fama internazionale, l’archeologa Luisa Bongrani, rinomata specialista della Nubia, la regione che comprende l’Egitto meridionale. Le sue esequie saranno celebrate venerdì 16 febbraio alle ore 11 nella parrocchia di San Clemente Papa a Roma.
La notizia della sua scomparsa è stata annunciata dal marito, il professor Giuseppe Fanfoni, ex direttore del Centro di formazione professionale per il restauro, e dai loro figli.
Chi era Luisa Bongrani
La professoressa Bongrani ha svolto un ruolo di primaria importanza nelle missioni archeologiche italiane in Egitto negli ultimi cinquanta anni, riporta Adnkronos. In qualità di titolare della cattedra di Antichità Nubiane presso il Dipartimento di Studi Storici Religiosi dell’Università La Sapienza di Roma, ha anche fornito consulenza al governo del Cairo per la conservazione della Sfinge.
Nata ad Ancona il 9 settembre 1939 e laureata in egittologia presso l’Università di Roma, Bongrani ha partecipato a due campagne di scavo nella Nubia egiziana nel 1962-63, nelle zone di Kalabsha e Derr, e nel 1965-67 alla missione ad Antinoe, conducendo scavi nell’area del Tempio Ramesside.
Iniziò la sua carriera accademica come assistente presso la cattedra di egittologia dell’Università di Roma nello stesso periodo. Dal 1985 è stata titolare della cattedra di Antichità Nubiane presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha ricoperto la carica di vicepresidente del Centro di Formazione Professionale nel Restauro e vice direttore del Centro Italo-Egiziano per il Restauro e l’Archeologia. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici di rilievo nel campo della papirologia e dello studio della Nubia.
