Giovanni Allevi torna a suonare dal vivo, anche a Roma, dove suonerà il 29 Dicembre 2024 all’Auditorium Parco della Musica. Nel 2024, il rinomato compositore e pianista fa ritorno sul palcoscenico con il suo pianoforte. Giovanni Allevi, celebre compositore e pianista di fama mondiale, ha rivoluzionato il panorama della musica classica, riportando l’arte della composizione all’attenzione delle giovani generazioni.
Dotato di diplomi in Pianoforte e Composizione e di una laurea in filosofia, ha brillato sui palchi delle più prestigiose sale da concerto internazionali, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro alla Scala di Milano, sino all’Auditorium della Città Proibita di Pechino. Grazie al suo impegno intellettuale, è una figura di riferimento filosofico per concetti come innovazione e analisi del cambiamento.
Decorato Cavaliere della Repubblica Italiana per i suoi contributi artistici e culturali, è insignito della Stella d’Oro al Valor Mozartiano, del Premio Falcone e Borsellino e dell’incarico di Ambasciatore per Save the Children, in prima linea nella tutela dei diritti dei più giovani. Allevi, compositore e pianista, da un anno affronta la sua più grande sfida: la battaglia contro il mieloma multiplo diagnosticatogli a giugno 2022.
Allevi a Sanremo
Giovanni Allevi è tornato a suonare dal vivo sul palco di Sanremo. Una serata emozionante di cui ha parlato alla Vita in diretta: “Che emozione tornare a suonare al Festival di Sanremo! La mia emozione più grande è sempre stata quella di suonare in pubblico, questo mi ha sempre riportato alla vita”.
Ha aggiunto: “Essere a Sanremo, per me, è stata una sensazione indescrivibile ma anche questa mattina ho vissuto una grande emozione. Mi sono svegliato, ho aperto il telefonino e su internet ho visto che una delle ricerche effettuate con più frequenza dalle persone era “Testo di Tommorrow”, il brano che ho suonato ieri sera. È stato bellissimo, mi sono commosso. Penso che tutta questa bellezza sia poesia”.
E ancora: “L’esperienza della malattia è stata molto forte, mi ha fatto capire cosa sia la fragilità, sia mia che quella degli altri pazienti. I medici e tutto il personale ospedaliero sono degli angeli, aiutano tante persone con coraggio, passione e dedizione”.