Il recente contratto di servizio tra Roma Capitale e Ama è stato finalmente approvato in giunta, entrando in vigore dal 1° aprile e proiettandosi per tutto il 2024. L’obiettivo principale è elevare gli standard di pulizia e decoro in tutta la città, soprattutto in vista di eventi significativi come il prossimo Giubileo.
Miglioramenti e novità nel nuovo contratto di servizio Ama
Il nuovo contratto di servizio tra Roma Capitale e Ama segna una potenziale svolta importante verso una gestione più efficiente e attenta dei servizi ambientali nella città eterna. Le innovazioni e miglioramenti previsti promettono un futuro più luminoso per la pulizia e il decoro di Roma, preparandola al meglio per gli eventi futuri, compreso il prossimo Giubileo.
Il contratto prevede una serie di interventi mirati, tra cui il completamento della sostituzione dei cassonetti stradali entro l’anno, seguendo le direttive europee, e l’implementazione di un piano di manutenzione per garantire la funzionalità nel tempo.
Inoltre, si punta ad aumentare la raccolta differenziata al 52% e incrementare i Centri di Raccolta sul territorio, con un occhio di riguardo alla gestione “porta a porta” per le utenze non domestiche.
Pulizia stradale e organizzazione decentrata
Le attività di pulizia e spazzamento saranno suddivise in 356 aree territoriali, con un’attenzione particolare alle aree mercatali. Un aspetto innovativo riguarda l’estensione degli interventi anche alle aree private pavimentate ad uso pubblico.
L’organizzazione decentrata delle Ama di Municipio sarà centrale nel coordinare tali servizi sul territorio, con frequenze degli interventi consultabili online.
Controllo e supervisione, la nuova Commissione Tecnica di Ama
Una Commissione Tecnica di Controllo, composta da rappresentanti di entrambe le parti, garantirà il monitoraggio e il controllo del servizio.
Questo nuovo accordo è stato accolto con entusiasmo sia dal Sindaco Gualtieri che dall’Assessora ai Rifiuti, Alfonsi, rappresentando un passo avanti verso una città più pulita e ordinata.
