Il sindaco Roberto Gualtieri ha conferito sabato 13 aprile a Claudio Baglioni la prestigiosa onorificenza della Lupa Capitolina, riconoscimento riservato a coloro che hanno contribuito in modo significativo all’immagine e alla vita culturale di Roma. Baglioni è stato elogiato non solo per il suo talento artistico, ma anche per il suo impegno sociale e la sua solidarietà. Le motivazioni del premio hanno evidenziato le doti poetiche del cantautore e il suo costante racconto della città attraverso le sue celebri canzoni.
Il contributo artistico di Claudio Baglioni a Roma
Claudio Baglioni è stato celebrato per la sua straordinaria capacità di catturare l’essenza di Roma attraverso la musica e le parole.
Le sue canzoni sono diventate parte integrante del patrimonio culturale della città, offrendo un ritratto vivo e iconico della sua bellezza e complessità.
Dalla manifestazione che dà avvio alla storia di “Questo piccolo grande amore” a “Porta Portese”, passando per il “Tevere che andava lento lento” nel brano “Tutto l’amore che posso”, Baglioni ha saputo narrare con maestria le storie e le emozioni legate alla Capitale e non solo.
Impegno sociale e solidarietà
Oltre al suo talento artistico, Claudio Baglioni è stato premiato anche per il suo impegno sociale e la sua dedizione alla solidarietà.
Attraverso numerose iniziative e progetti, ha dimostrato un profondo senso di responsabilità verso la comunità, contribuendo a migliorare la vita di coloro che sono meno fortunati.
Questo riconoscimento sottolinea l’importanza di unire l’arte e l’impegno sociale per promuovere il benessere collettivo.
Il ringraziamento del cantautore
Nel suo discorso di ringraziamento, Claudio Baglioni ha voluto dedicare il premio ai suoi genitori.
“Sono grato a Roberto Gualtieri e a tutti coloro che mi conferiscono oggi questo premio. Vorrei dire che, forse per la prima volta, penso di dedicare questo riconoscimento a due persone, Silvia e Riccardo, che sono mia madre e mio padre” ha commentato Baglioni. “Non erano romani, e appena finita la guerra pensarono di trovare la terra promessa arrivando da un paese umbro nella Capitale”.
”Questo premio mi conferma che non tutto quello che ho fatto è stato invano, qualcosa rimane’. Roma in assoluto è la città in cui mi sono esibito di più”.