L’8 maggio, all’Auditorium “Ennio Morricone” di Roma, Joe Barbieri si esibirà in un personale ed appassionato viaggio attraverso le intramontabili perle (e qualche futuro classico) della canzone napoletana.
“Chi mi conosce sa quanto rispettoso pudore nutra nei confronti della musica della mia terra” – racconta Barbieri – “un pudore che negli anni mi ha portato spesso a desistere dal toccare questo scrigno. Tuttavia, dentro di me ha sempre bruciato il vulío (una parola che io trovo bellissima e che significa ‘desiderio’) di ossequiare almeno per una volta queste canzoni che da sempre hanno illuminato i miei passi di artista”.
Sul palco, accanto a Joe Barbieri, le chitarre di Nico Di Battista e Oscar Montalbano. Si preannuncia una notte unica e magica. O, per dirla con i versi del grande Salvatore Di Giacomo: “torna maggio e torna ammore”.
Chi è Joe Barbieri
Joe Barbieri è nato a Napoli il 14 dicembre del 1973. È un’ affascinante anomalia, un outsider che al di fuori del binario dell’industria si è saputo costruire un percorso personale, all’estero come in Italia. Dopo un apprendistato alla corte di Pino Daniele, quello che il mensile francese Les Inrockuptibles ha battezzato giustamente come “l’artiste qui murmure à nos oreilles”, nel 2004 pubblica il suo primo album dal titolo “In Parole Povere”. Il debutto è un irresistibile caleidoscopio che lega la world music al jazz, alla più nobile tradizione dei nostri cantautori.
Con Joe Barbieri la musica e l’arte di Napoli e non solo
Dopo aver co-scritto il brano “Per L’Eternità” per la serie tv di Ferzan Ozpetek “Le Fate Ignoranti” e preso parte all’album “Tropitalia” del collega Mario Venuti, con il quale esegue una rilettura del successo di Lucio Dalla e Gianni Morandi “Vita”, per celebrare i propri trent’anni di carriera nel 2022 Joe pubblica l’album antologico dal vivo “Tratto Da Una Notte Vera”. Nel 2024 Barbieri si prepara ad affrontare uno dei progetti più significativi ed emozionanti del suo lungo percorso artistico, ovvero il proprio personale omaggio alla Grande Canzone Napoletana attraverso un album cameristico “per corde” (accompagnato dalla chitarra manouche di Oscar Montalbano e dalla DBguitar di Nico Di Battista) che porta per titolo “Vulío”.