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Roma

Stati generali della natalità, alcuni studenti contestano la ministra Roccella

Prima le urla “vergogna, vergogna”. Poi i cartelloni esposti. Alcuni giovani hanno contestato la ministra della ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella presente agli Stati generali della Natalità in corso a Roma. Il motivo della contestazione lo ha spiegato una giovane invitata a salire sul palco: “Sui nostri corpi, decidiamo noi”, ha detto leggendo un comunicato.

Immediata la risposta della ministra Roccella: “Ragazzi, ma noi siamo d’accordo: nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, proprio nessuno. È per questo che siamo qui, perché oggi le donne non decidono sul proprio corpo, non decidono fino in fondo liberamente se vogliono avere figli”. Sul tema è intervenuto anche il presidente della Fondazione per la Natalità, Gigi De Palo, moderatore dell’evento: “Questo è un evento organizzato da una fondazione, non è convocato dal governo”.

Stati generali della Natalità, De Palo: “Agenzia per far ripartire le nascite in Italia’

Il presidente della Fondazione per la Natalità, Gigi De Palo, sul palco degli Stati Generali della Natalità, all’Auditorium Conciliazione a Roma, ha dichiarato. “Non si tratta di fare l’elenco di quello che dovremmo fare: una fiscalità più equa, lavoro meno precario per i giovani, accesso alla prima casa per le giovani coppie, servizi per l’infanzia, congedi parentali… qui si tratta di inventare insieme il modo per concretizzare tutto questo. Noi come Fondazione abbiamo una proposta, proponiamo di creare un’Agenzia per la Natalità, una struttura che concretamente possa affrontare questo tema, una struttura snella composta dalle forze migliori del Paese. L’obiettivo è quello che questa agenzia per i primi sei mesi possa ragionare e fare proposte, non a parole ma in maniera seria ed efficace per far ripartire le nascite in Italia”.

Ha aggiunto Da Palo: “Serve una struttura governativa come ha fatto il Giappone, dotandola di strumenti e fondi necessari per attivare concretamente le politiche che un tema come questo necessita che provi a cambiare la storia, che provi a smuovere la classifica, che provi a dare un segnale di vitalità in una situazione che ormai sembra compromessa”.

“Un’agenzia “neutra – ribadisce De Palo – che metta al centro politiche familiari impattanti condivise da tutte le forze politiche. Che crei un dialogo tra tutti i ministeri, in primis quelli dell’Economia, della Famiglia e del Lavoro, indispensabili per immaginare quei provvedimenti che il Paese necessita e che faccia da regia sulle tante cose che vengono fatte in modo irrazionale e caotico nel Paese”.

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