Una giovane estetista di 27 anni è stata trovata morta nel salotto di un appartamento a Ciampino, dove si era addormentata qualche ora prima. La ragazza aveva comunicato al suo datore di lavoro e compagno, un imprenditore romano di 39 anni, di essere stanca e di volersi riposare lì. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati finanziari, ha chiamato i soccorsi dopo aver scoperto il corpo senza vita della giovane al suo risveglio. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei medici del 118, la ragazza era già morta. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo, sono in corso per determinare le cause del decesso, con l’autopsia programmata nei prossimi giorni.
Il caso a Ciampino: donna trovata morta
L’imprenditore romano di 39 anni, proprietario di diverse strutture e società, è il datore di lavoro della giovane estetista. L’uomo ha alcuni precedenti per reati finanziari, ma nessuno legato alla droga.
Sabato mattina, poco dopo essersi svegliato, ha trovato la ragazza priva di sensi sul divano del salotto della sua abitazione in via Alessandro Guidoni.
L’imprenditore ha immediatamente allertato il 112, ma i tentativi di rianimazione sono stati vani. La giovane estetista, che lavorava presso un centro estetico a Prati di proprietà dell’uomo, era già deceduta da qualche ora al momento dell’arrivo dei soccorsi.
Le indagini in corso
I carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo, insieme alla sezione Rilievi, hanno effettuato un sopralluogo nell’abitazione a due piani dell’imprenditore per raccogliere prove e testimonianze.
Secondo un primo esame esterno del corpo, non sono state trovate tracce evidenti di percosse, ferite o maltrattamenti. Il pubblico ministero di turno della Procura di Velletri ha disposto un’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni al Policlinico di Tor Vergata.
Gli investigatori stanno anche aspettando i risultati degli esami tossicologici per capire se la giovane possa essere morta dopo aver assunto sostanze stupefacenti oltre all’alcol.
L’ipotesi di un mix letale
Secondo le ricostruzioni, la ragazza e il suo datore di lavoro erano rientrati nell’appartamento dell’uomo alle quattro del mattino dopo una serata trascorsa in un locale notturno ai Parioli.
Entrambi avrebbero consumato alcolici e potrebbero essere stati ubriachi. Testimonianze raccolte dai carabinieri confermano che i due hanno dormito in stanze separate, lei sul divano del soggiorno e lui in camera da letto al piano superiore.
Gli investigatori sospettano che la donna sia morta per un mix di alcol e altre sostanze. Nonostante nell’abitazione non siano state trovate tracce di stupefacenti, questa ipotesi non è stata ancora esclusa.