Domani, martedì 21 maggio, è in programma lo sciopero nazionale dei tassisti, confermato dai sindacati di categoria, con un’astensione dal servizio dalle 8 alle 22. Inoltre, a Roma è prevista una manifestazione in piazza San Silvestro dalle 11 alle 17. Altra giornata complicata, quindi, per chi avrà bisogno di un taxi per spostarsi in città.
Sciopero dei taxi, l’appello dei sindacati
In una nota, Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Usb-taxi, Unica-Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa-taxi, Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Sitan Atn, Unione Artigiani hanno lanciato un appello: “È fondamentale la partecipazione di tutta la categoria a difesa del proprio lavoro, per contrastare l’uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù degli algoritmi e delle multinazionali”.
Possibili variazioni potrebbero coinvolgere anche il trasporto di linea, in particolare potranno esserci possibili deviazioni per le linee 51, 52, 53, 62, 63, 71, 80, 83, 85, 100, 117, 119, 160, 492.
Il segretario nazionale di Cgil taxi, Nicola Di Giacobbe afferma: “Lo sciopero è contro il ritardo e la mancanza di concertazione del governo sul dpcm relativo alle piattaforme tecnologiche. Scioperiamo per chiedere al governo di scrivere e approvare decreti che servano ad attuare lo spirito della legge quadro di settore, non a capovolgerlo per accogliere le pressioni di chi vuole fare profitto con la mobilità”, riporta Ilfattoquotidiano.it.
Il coordinatore di Usb taxi, Riccardo Cacchione aggiunge: “L’atteggiamento complessivo della maggioranza in questo ultimo periodo ha fatto scattare il nostro allarme. Le interferenze che Uber ha imposto alla politica non sono una novità, e quindi quello che è a tutti gli effetti uno stop al confronto e un rimpallo tra diversi ministeri ci impone di andare direttamene a un confronto con la presidente del Consiglio Meloni”.


