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Dehors e tavolini, fioccano gli abusi. E il Codacons insorge

Caos Dehors e tavolini: secondo alcuni rilievi recenti, si sarebbero riscontratri ogni 4 controlli 3 abusi. E il Codacons prende posizione: “Diffidiamo il ministro Urso”. Del resto il ministro aveva parlato della volontà di rendere “strutturali” pedane e tavolini. Molte sono le irregolarità evidenziate, nella Capitale, dopo i controlli della polizia locale.

Tre abusi ogni quattro controlli: è, come detto in apertura, la media che si evincerebbe dal lavoro di accertamento che la polizia locale ha fatto sui dehors presenti  A Roma. Numeri che hanno scatenato l’intervento del Codacons.

Dehors, controlli e abusi

Nel 2022, a fronte di 2400 controlli dei vigili, sono state riscontrate  2200 infrazioni. Un trend migliorato l’anno dopo: nel 2023, a cospetto di 2700 controlli, sono emerse 2000 irregolarità. La lotta contro il “tavolino selvaggio” prosegue in quanto il numero delle pedane, nel corso dell’emergenza Covid, è cresciuto in maniera incredibile.

Non sempre le sanzioni sono state incassate. In più, le continue proroghe sulle occupazioni di suolo pubblico hanno peggiorato il quadro, tra le proteste dei residenti che hanno spesso manifestato la propria contrarietà ai dehors.

Più di recente, Alfonso Urso, ministro del Made in Italy e delle imprese, ha annunciato “un provvedimento per rendere strutturali i tavolini all’aperto”. E su questo si registra una nuova iniziativa del Codacons.

Dehors, ecco l’esposto di Codacons

“Dehors e tavolini avevano nel 2020 unicamente due sole funzioni: garantire le distanze minime e agevolare la ripresa delle attività economiche assai penalizzate dalla pandemia. I dehors ad oggi sono rimasti nelle città e si sono moltiplicati in maniera esponenziale” ha dichiarato l’associazione dei consumatori in un esposto in cui ha aggiunto che “Scempi e abusi posti in essere tramite i dehors dovrebbero essere sanzionati penalmente”.

Chiunque deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici, ha ribadito il Codacons, è punito con la reclusione da “sei mesi a tre anni e con la multa da euro 1.500 a euro 10.000”. 

“Roma e le altre meravigliose città italiane per la loro bellezza sono esse stesse beni storici/culturali e non possono trasformarsi in un agglomerato di dehors completamente antiestetico. Per tale motivo – ha fatto sapere Codacons – abbiamo anche presentato una formale diffida al Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, affinché si astenga dall’adottare qualsiasi provvedimento o decreto teso a liberalizzare i dehors nelle città italiane”.

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