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Rocca: “Serve una riforma complessiva del sistema sanitario”

“La formazione dei medici in Italia vive un dicotomia unica al mondo mentre dovremmo dare ai ragazzi un futuro e una formazione di qualità: 1300 euro al mese per un borsa di studio di specializzazione è una vergogna. Non si vive in Italia con 1.300 euro la mese se vinci un concorso a Milano e sei di Catania”. Così Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell’Anaao-Assomed, ha aperto oggi a Roma oggi gli Stati generali della formazione specialistica dei medici e dirigenti sanitari promossi dal sindacato dei medici dirigenti Ssn.

Evento a cui ha preso parte anche il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, netto sulla volontà di riformare il sistema sanitario: “Serve una riforma complessiva del sistema se vogliamo ridare dignità a ciascun attore all’interno del Ssn, perché non basta solo l’aspetto salariale ma c’è un tema serio della formazione all’interno delle università e all’interno degli ospedali universitari. Ad esempio, dalla modalità non tracciata di chi fa specializzazione chirurgica e poi non hanno mai fatto i primi operatori”, ha detto Rocca.

Sanità, le parole di Rocca

Il presidente della Regione Lazio ha aggiunto: “L’università è una grande ricchezza ma ha anche limiti e povertà. Oggi io mi sto confrontando con il vostro lavoro. Per dare qualità deve finire la stagione del primariato a vita perché non si nasce primari e al termine del quinquennio deve essere verificato il lavoro fatto altrimenti non daremo mai qualità”.
Ha ribadito ancora Rocca: “Attraverso una serie di riforme, ciascuno è chiamato a fare il suo non posso intervenire sui salari ma sulla qualità sì. Posso revocare gli incarichi universitari a chi non rispetta le degenze medie e sono partite le prime diffide. Nel Lazio abbiamo picchi di eccellenza e grandissimi limiti, ma possiamo fare scaricabarile perché non sappiamo usare i dati”.

Agli Stati generali della formazione specialistica promossi a Roma dall’Anaao-Assomed è intervenuto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci: “Stiamo facendo approfondimenti e verifiche per valutare la possibilità di modificare l’attuale natura del contratto di formazione medico specialistica in un contratto di formazione lavoro anche per rendere più attrattive tutte quelle specializzazioni che oggi hanno purtroppo alte percentuali ci contratti non assegnati o rinunce. Una revisione per superare le criticità rilevate, migliorare le retribuzioni e che tenga conto dell’aumentato costo della vita ma soprattutto del contributo che i nostri giovani danno e vorranno dare al Ssn. Si tratta di riconoscere una maggiore dignità”.

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