I lavori di restyling delle biblioteche di Roma, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), partiranno solo a novembre e dureranno circa due anni. Durante una riunione tra sindacati e amministrazione capitolina, sono emerse preoccupazioni riguardo al futuro dell’istituzione, soprattutto dopo la fine dei lavori. L’amministrazione ha promesso di reperire risorse finanziarie e garantire un piano assunzionale entro il 2026, ma i sindacati richiedono ulteriori garanzie.
Biblioteche di Roma, le richieste di risorse e assunzioni
Il Comune di Roma ha assicurato di lavorare per reperire risorse finanziarie aggiuntive per le biblioteche, tuttavia, la situazione attuale è critica.
I sindacati evidenziano la necessità di garantire fondi sufficienti per il personale e i servizi offerti dalle biblioteche, anche dopo la fine dei lavori Pnrr. Inoltre, chiedono un piano assunzionale che includa nuovi bibliotecari per affrontare le esigenze future dell’istituzione.
Prospettive di gestione del personale
Durante i due anni di lavori, sarà necessario trovare soluzioni alternative per mantenere attivi i servizi bibliotecari e ridurre il disagio per il personale coinvolto.
Tuttavia, non tutti i municipi hanno individuato locali alternativi, sollevando preoccupazioni sulla gestione del personale e dei servizi durante questo periodo. Gli assessori e i sindacati si impegnano a definire un piano chiaro e trasparente per affrontare questa fase critica.
Prossimi passaggi e possibili scioperi
Il prossimo incontro tra sindacati e amministrazione è previsto dopo le elezioni europee, con l’obiettivo di chiarire i dettagli relativi ai lavori Pnrr e alla gestione delle biblioteche durante questo periodo.
Tuttavia, se le promesse non saranno mantenute, i sindacati minacciano uno sciopero: ciò sottolinea l’importanza di trovare soluzioni concrete e garantire il futuro delle biblioteche di Roma.