“Il verde che cura” al Ninfeo della villa dei Quintili si è tenuto un appuntamento che ha nella natura e nell’ecologia il suo ‘pollice verde’ all’insù: un incontro ricco di spunti e di eventi collaterali il cui tema è la salvaguardia dell’ambiente in tutte le sue sfaccettature.
“Il verde che cura” – Riflessioni su verde sacro e verde profanato: è questo il primo dei tre incontri della rassegna Attraversamenti – La via Appia tra pietra e visione, che si stanno tentendo a Roma presso il Ninfeo della Villa dei Quintili. E al centro dei tre appuntamenti ci sarà sempre il rapporto tra uomo e natura, narrato da esperti e intepretato da artisti.
Rapporto tra uomo e natura negli incontri a Roma
Sabato 8 giugno alle 19 il direttore dell’Orto Botanico di Palermo Rosario Schicchi e Leonardo Scuderi, dottore di Ricerca in Fitogeografia dei territori Mediterranei, botanico e fitosociologo, hanno parlato del mondo vegetale come un laboratorio di sostanze chimiche che l’uomo ha imparato a sfruttare per la propria salute, considerando il verde come elemento sacro. Oggi, al contrario, abbattere un albero secolare non crea rimorso e il verde viene profanato, anche se dalle piante dipende ancora la nostra vita.
All’incontro segue di norma una performance legata al tema della relazione dell’uomo con la natura, ispirata al De Rerum Natura di Lucrezio, opera monumentale dedicata alla fisica, all’antropologia e alla cosmologia. Si sono esibite Elisa Carta Carosi (danza) e Camillo Ciorciaro (teatro), accompagnati dalle musiche dal vivo di Marcello Fiorini.
“Attraversamenti – La via Appia tra pietra e visione” è un progetto favorito dal Parco archeologico dell’Appia Antica con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo, ideato in collaborazione con la Rete dei Teatri di Pietra.