Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 6 giugno 2024.
Solo una minima parte dei migranti che arrivano in Italia perché dovrebbe lavorare poi lo fa davvero e questo perché chi gestisce l’immigrazione clandestina sfrutta anche i flussi regolari previsti per legge. Per questo il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha annunciato l’intenzione di cambiare la legge Bossi-Fini, che forse anche per il nome dei firmatari era sinora considerata intoccabile.
Ancora non è chiaro come cambierà, ma l’annuncio, che per l’opposizione sa tanto di propaganda elettorale, potrebbe indisporre soprattutto gli alleati della Lega e molto meno i detrattori che hanno considerato la norma inadeguata.
Legge Bossi-Fini sull’immigrazione: cos’é?
Introdotta nel 2002 dal Governo Berlusconi II, le legge prende il nome dall’allora vicepremier e storico leader della destra Gianfranco Fini e dal ministro per le riforme istituzionali e fondatore della Lega Umberto Bossi. Tra i punti fondamentali: l’espulsione con accompagnamento alla frontiera degli immigrati irregolari, ovvero senza permesso e senza validi documenti d’identità, e la concessione del permesso di soggiorno solo quei migranti che possono dimostrare di avere un regolare contratto di lavoro.
Per Meloni, che ha presentato all’Antimafia un esposto sulle irregolarità scoperte negli ingressi degli ultimi cinque anni in Italia, le nuove regole consentiranno l’ingresso in Italia solo ai migranti che hanno già un lavoro