Una lettera-appello, sottoscritta da 150 personalità, per salvare il Cinema Fiamma di Roma. Dopo la chiusura nel 2017 e il successivo annuncio di un progetto di rilancio, il cinema che nel 1960 ha ospitato la prima de ‘La Dolce Vita’, ora rischia di sparire.
Tra i firmatari dell’appello Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Gabriele Salvatores, Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Roberto Andò, Giuseppe Tornatore, Paolo Virzì e Michele Riondino. Tutti uniti per scongiurare la chiusura del cinema.
Cinema Fiamma, la lettera contro la vendita
“Siamo autrici/autori e registe/i di cinema e da pochi giorni abbiamo appreso attraverso i mezzi stampa e i bandi del Csc (Centro sperimentale di cinematografia) della volontà dell’attuale dirigenza della più importante istituzione di formazione e diffusione della cultura cinematografica italiana di voler abbandonare il progetto di ristrutturazione e apertura della sala ex Fiamma sita in via Bissolati a Roma”, si legge nella nota.
Spiegano ancora autori e registi: “Un paio di anni fa il consiglio di amministrazione del Csc aveva deciso di acquistare il cinema Fiamma per destinarlo ai fini di cui sopra. La notizia è stata da tutti noi salutata con entusiasmo, perché ritenevamo che Roma e l’Italia avessero bisogno di una sala importante, centrale, adattabile agli usi diversi (almeno due sale, bar, sala studio, biblioteca…) che rispondesse appieno alle doverose ambizioni dell’istituzione come nelle altre capitali d’Europa”.
E ancora: “Apprendiamo invece che il progetto in oggetto, che prevedeva l’apertura della sala entro la fine del 2024, non solo è bloccato, ma che la sala acquistata a luglio 2022 è in vendita come evidente dall’avviso di manifestazione di interesse pubblicato pochi giorni fa: la Cineteca nazionale, il cinema italiano, la cultura italiana, hanno bisogno di una sala cinematografica che non sia solo esposizione, ma luogo di formazione, incontro, studio e, perché no, celebrazione del nostro cinema e dei nostri autori. Auspichiamo la creazione di una sala che sia anche un veicolo per la scoperta di nuovi talenti, delle nuove forme di espressione cinematografica e valorizzazione del patrimonio presente oltre che passato”.