“Così capiranno”: è la sintesi della storia di un giovane che ha preferito farsi bocciare, a scuola, pur di far comprendere ai genitori che quella che era stata presa, da loro, non era la scelta giusta. Non per lui. E’ la storia di un giovane che era stato ‘costretto’ a frequentare il liceo Scientifico contro il proprio parere. L’epilogo? La bocciatura.
Si fa bocciare per ‘punire’ i genitori: lo avevano ‘costretto’ a iscriversi allo Scientifico
Si fa bocciare perchè i genitori lo avevano obbliato a iscriversi allo Scientifico. “Così capiranno”. La storia giunge dal liceo Newton di Roma, ma secondo la dirigente, Cristina Costarelli, non è un caso isolato: “Troppi pregiudizi su istituti tecnici e professionali”, la sintesi.
Diverse insufficienze, prese a quanto pare in moto volontario per farsi bocciare e dar prova ai genitori che la scuola che avevano scelto per lui non era quella più consona. La storia arriva dal liceo scientifico Newton: stando alla dirigente scolastica, Cristina Costarelli, presidente dell’associazione nazionale presidi del Lazio, non un caso isolato.
Scuola, bocciature, scelte sbagliate: dov’è l’errore?
Il ragazzo frequenta una delle classi di primo liceo e la sua vicenda, come spiegato dalla Costarelli, è venuta alla luce nel corso gli scrutini: “Come faccio sempre, quando vedo che uno studente o una studentessa della mia scuola ha così tante valutazioni negative – ha chiarito la dirigente – ho chiesto spiegazioni ai docenti, per capire se fosse stato fatto il possibile per aiutarlo e se ci fosse qualche problema particolare”.
La risposta? “I professori mi hanno spiegato che si trattava di un ragazzo intelligente, che però aveva deciso di non studiare perché voleva iscriversi all’istituto tecnico industriale, ma i genitori lo avevano costretto a frequentare lo scientifico. Secondo lui, farsi bocciare era l’unica via per dimostrare alla sua famiglia che quella non era la scuola adatta”.
“Ovviamente – sostiene la Costarelli – se lo desidera potrà ripetere l’anno al Newton. Ma io mi auguro e spero che i genitori capiscano la situazione di questo ragazzo e lo ascoltino, permettendogli di iscriversi all’istituto tecnico”.
Bocciature ‘dimostrative’: non un caso singolo
“È capitato già più volte in passato – dice la dirigente – soprattutto nelle classi di primo e secondo che gli studenti, spinti dai genitori a iscriversi allo scientifico, decidessero di smettere di studiare per mandare un segnale. Purtroppo persiste ancora, nelle famiglie, questo luogo comune secondo cui i licei rappresentano una scelta migliore rispetto ad altri istituti. E, di conseguenza, spesso i genitori spingono i figli a iscriversi a scuole che non vorrebbero frequentare”.
“Oltre al rischio di overbooking – dichiara Costarelli – si crea così un problema importante che è quello degli studenti che vengono iscritti a scuole che non sono adatte a loro e che quindi devono poi essere ricollocati. Bisogna combattere con più forza il pregiudizio che ancora aleggia sugli istituti tecnici e professionali, che vengono a torto considerati scuole di serie b”.