Da Testaccio al mondo. “C’è ancora domani”, film campione d’incassi e di elogi di Paola Cortellesi, trionfa anche in Australia. La pellicola della regista romana ha vinto il festival del cinema di Sydney, come film “audace, tagliente e coraggioso”.
Il film ha vinto anche un premio di 60mila dollari australiani (circa 36 mila euro). Non si ferma il successo del film, ambientato in una Roma del secondo Dopoguerra, dove una donna vive una vita divisa tra le speranze della liberazione e le difficoltà post-belliche.
“C’è ancora domani”, le motivazioni della vittoria
La giuria del festival del cinema di Sydney ha descritto il film come “fortemente rilevante”, aggiungendo che “fa rivivere la lotta per l’uguaglianza di ogni donna attraverso la Delia di Cortellesi e ci fa affrontare i cicli brutali di violenza domestica con un’immensa empatia”.
Il Sydney Morning Herald, ha descritto lo sviluppo del film come “un incrocio tra il classico neorealista Ladri di biciclette e i più recenti classici italiani come La vita è bella di Roberto Benigni e Roma del messicano Alfonso Cuarón. Il film ha avuto tale risonanza in Italia, dove l’uccisione di donne da partner maschi è al livello di crisi come lo è in Australia, da vendere più biglietti di Barbie lo scorso anno” osserva ancora il quotidiano.
C’è anche tanta Roma nel film di Paola Cortellesi, girato tra le vie di Testaccio. Motivo per cui, lo scorso gennaio, la regista ha ricevuto la Lupa Capitolina: “Un riconoscimento per il suo contributo fortissimo artistico e culturale alla nostra città. Un legame importante sia per la produzione cinematografica sia per quello che ha fatto negli anni per la città: dai viaggi della memoria alla biblioteca del Quarticciolo – ha dichiarato nell’occasione il sindaco Gualtieri. – La vogliamo ringraziare e onorare oggi per come ha saputo raccontare la nostra città nei suoi film. Anche parlando di luoghi in cui noi stiamo cercando di intervenire, da Tor Bella Monaca a Corviale e Bastogi. La Lupa che le consegniamo per il suo film ‘C’è ancora domani’: ha compiuto un’operazione importantissima e necessaria per l’impegno civile. Un film necessario”.