Opportunità importanti, preziose e per certi versi uniche a Roma, entro questo fine mese, per poter trovare lavoro a Roma: addirittura ci sono oltre 41 mila posizioni aperte. Le aziende, insomma, cercano tanto personale.
Nel merito, le aziende di Roma sono alla ricerca di personale, pari, nel mese di giugno a esattamente 41.140 posti di lavoro. Va detto che solo il 16% dei posti disponibili sarà destinato a personale laureato. Tante le imprese che si trovano in difficoltà e alla ricerca di diverse e differenti figura professionali.
Le aziende di Roma e provincia ne necessitano di 41.140 lavoratori da inserire entro fine giugno. Un numero in calo di 1.360 unità rispetto allo stesso mese del 2023. Ma comunque sono tantissimi. Tra i profili più ricercati, come al solito, si ricercano addetti nel mondo della ristorazione, addetti alle vendite, personale per i servizi di pulizia e nel settore della logistica.
Posti di lavoro a Roma giugno 2024: ecco cosa bolle in pentola
Stando ai dati elaborati con il Sistema Informativo Excelsior, uno studio di Unioncamere con la collaborazione della Camera di commercio di Roma. Per giugno, a Roma, sono programmate al 25% assunzioni a tempo indeterminato o di apprendistato, e al 75% saranno a termine.
Tra i profili più ricercati circa 17 mila sono “impiegati, professioni commerciali e nei servizi”. molti dei quali nel settore della ristorazione. “Il mercato del lavoro nella nostra città si conferma dinamico – dice Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – con oltre 100mila assunzioni previste dalle imprese nel trimestre giugno-agosto 2024 e in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Resta cruciale, però, ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che si attesta ancora su livelli troppo alti e conferma la necessità di un’azione decisa per colmare il divario tra competenze richieste e competenze disponibili.
E ancora: “Ulteriori investimenti mirati in formazione professionale e politiche attive del lavoro sono essenziali per garantire una maggiore competitività del sistema economico regionale e accompagnare le nostre imprese verso un modello produttivo sempre più digitalizzato e sostenibile”.