Sensibilizzare sul tema della donazione di organi. Questo l’obiettivo del convegno che si è tenuto oggi nell’Ospedale dei Castelli, promosso dalla Asl Roma 6 con il tema ‘Il Trapianto d’Organo – Conoscere, Collaborare, Condividere, Curare’. L’iniziativa fa parte del programma di divulgazione e formazione sul Trapianto d’Organo, avviato dal Centro Trapianti di Tor Vergata, diretto dal professor Giuseppe Tisone.
Donazione organi, oggi il convegno
Il convegno è stato organizzato dalla dottoressa Maria Teresa Lonardo, chirurgo del Policlinico di Tor Vergata, e dal dottor Luigi Zurlo, anestesista dell’Ospedale dei Castelli e Responsabile della UOS Donazione Organi e Tessuti Asl Roma 6. L’obiettivo principale è stato quello di presentare i principi fondamentali dell’attività trapiantologica, dalla selezione dei donatori fino all’esecuzione dei trapianti.
Durante l’incontro, l’Equipe del Policlinico Universitario di Tor Vergata dedicata ai Trapianti d’Organo, composta da chirurghi, anestesisti, epatologi, nefrologi, gastroenterologi, radiologi, infermieri e psicologi, ha dialogato con i colleghi della Asl Roma 6.
Il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, presente all’incontro, ha dichiarato: “incontri come questo sono importanti- ha affermato il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma- perché dimostrano il funzionamento di una rete tra strutture d’eccellenza come il Policlinico Tor Vergata e strutture di territorio, la vera forza per la sanità, perché rappresentano a tutti gli effetti le esigenze locali’.
“Oggi- ha proseguito Aurigemma- parliamo di una cosa molto importante come il trapianto, aumentato del 15% negli ultimi anni e che grazie anche alle nuove tecnologie e alle nuove scoperte scientifiche dà la possibilità di essere all’avanguardia, di poter aiutare e di salvare la vita a persone che fino a qualche anno fa era impossibile o inimmaginabile poter curare”.
Ha concluso Aurigemma ”Oltre al trapianto svolge un ruolo importantissimo la cultura della donazione, perché senza donazione non c’è trapianto. E la donazione è un gesto fondamentale. Come amministrazione regionale dobbiamo iniziare a sensibilizzare, a portare avanti un’educazione della donazione. E lo dobbiamo fare cominciando a lavorare non solo in ambienti sanitari, ma anche in quello della scuola, del mondo degli adolescenti, in modo che diventi un moltiplicatore di sensibilizzazione. E dobbiamo intervenire, perché sono oltre 5mila le persone in attesa di trapianto in Italia. La donazione e il trapianto devono essere due rette che camminano sullo stesso circuito, un po’ come le rotaie del treno: una è fondamentale per l’altra’.