Slitta in autunno il processo di appello sui depistaggi nelle indagini per la morte di Stefano Cucchi che in primo grado ha portato alla condanna per otto carabinieri.
Nell’udienza fissata oggi i giudici si sono dichiarati incompatibili in quanto un componente del collegio, nella veste di gip, aveva svolto alcuni atti del procedimento. La corte ha quindi rinviato l’avvio del processo al prossimo 3 ottobre che sarà affidato ad un diverso collegio. I giudici hanno annunciato, inoltre, la revoca della costituzione di parte civile di Ilaria Cucchi e del padre. Le accuse contestate agli otto militari dell’Arma, vanno, a vario titolo, dal falso, al favoreggiamento, all’omessa denuncia e calunnia.
L’omicidio di Stefano Cucchi avvenne a Roma il 22 ottobre 2009, mentre il giovane era sottoposto a custodia cautelare. Il 4 aprile 2022 la Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro a dodici anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. I procedimenti giudiziari hanno coinvolto anche da un lato i medici dell’ospedale Pertini, dall’altro, a vario titolo, più militari dell’Arma dei Carabinieri.