Senza tetto a Roma, è davvero emergenza. I dati allarmanti del Comune non fanno altro che fotografare una situazione di disagio e di crisi quasi senza fine. Secondo il censimento del Comune ci sono oltre 2.200 senza dimora a Roma. E’ quello che emerge dopo il censimento dei volontari relativo alla Notte della Solidarietà del 20 aprile, un report indicativo, e non esaustivo suisenza dimorache vivono nell’areadi Roma. In totale sono state rilevate 2.204 persone: circa il 18% è di nazionalità italiana.
Il censimento dei senza tetto a Roma
La seconda edizione della Notte della Solidarietà ha visto coinvolto un team di circa 2 mila volontarie e volontari, arruolati dal Comune di Roma, che ha analizzato 407 punti di rilevazione, di cui 338 aree urbane, 48 strutture notturne, 19 settori fluviali e due pertinenze ospedaliere. Un censimento, in tandem con l’Istat, che ha preso in considerazione le persone senza dimora nell’area dell’anello ferroviario, a parte le stazioni Roma Ostiense, Tiburtina, Trastevere e Tuscolana e ad alcune zone del X municipio. Il responso? Ebbene, a Roma, stando al censimento del Comune, vivono ad oggi 2.204 persone senza dimora. Di queste, 948 si trovano nelle aree urbane, 1.186 sono state raggiunte nelle strutture di accoglienza, 70 nelle aree come sponde del Tevere e ospedali. Delle 338 aree prese in considerazione, in 204 sono stati trovati clochard.
Funari: “Sono persone”
“Quello della Notte della Solidarietà è un percorso che oggi segna una tappa molto importante – ha detto l’assessora Barbara Funari -. Ci tenevamo a dare un ritorno, per avere un dato che aiuti a trovare la strada migliore per descrivere la realtà di chi spesso vive troppo ai margini e viene messo in campo in una narrazione legata solo al decoro. Con la Notte della Solidarietà abbiamo ribadito con forza che chi vive per strada sono persone e non un problema di decoro. È un fenomeno la cui complessità non accetta una risposta standardizzata per risolvere il problema. Diventiamo efficaci quando andiamo a supportare queste persone insieme anche ai servizi sanitari e alle associazioni. Da questo dato partiremo con un ulteriore percorso da fare insieme”.
L’assessora ha poi tenuto a chiarire che “non c’è nessuna emergenza a Roma, nessuna invasione o criticità legata ai senza dimora. È una realtà – ha proseguito – che ci deve muovere per impegnarci tutti, a partire da normative che a livello nazionale devono aiutare di più i permessi di ingresso per i richiedenti asilo. Il mio appello è che Comune di Roma e Regione Lazio lavorino insieme per aprire la possibilità a più enti del terzo settore e trovare i numeri idonei all’accoglienza”.