LADISPOLI – Un raptus al termine di un litigio. È entrato nella studio dentistico, in pieno centro, ha iniziato a discutere con l’ex suocero, poi ha afferrato un martello sulla scrivania e l’ha colpito in testa per ben due volte. Il giovane è stato bloccato dalla Polizia di Stato prima che potesse consumare la sua ira verso l’odontotecnico che nel frattempo, con il volto completamente insanguinato, si era barricato in uno stanzino chiamando il 112. Scene surreali alle quali hanno assistito altri colleghi con i passanti richiamati dalle urla a due passi dal viale Italia. L’odontotecnico 60enne si trova ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dopo il trasporto con l’ambulanza mentre il suo aggressore, 20enne, è stato arrestato dagli agenti del commissariato di via Vilnius, coordinati dal dirigente Fabio De Angelis, arrivati in modo provvidenziale a sventare la tragedia. La vittima da quanto si è appreso comunque non corre pericolo di vita anche se la prognosi non è stata ancora sciolta. Il giovane è stato portato prima in commissariato per espletare le formalità di rito e poi condotto nel carcere di Civitavecchia in attesa delle disposizioni dell’Autorità giudiziaria. Compito degli investigatori ora sarà quello di capire perché il 20enne si sia accanito con tale ferocia contro il professionista con due martellate alla testa per poi inseguirlo nello studio cercando di buttare giù la porta come nel film “Shining”. Secondo una prima ricostruzione pare che il movente sia da ricercare nelle continue liti familiari e nella fine della relazione con la compagna, figlia dell’odontotecnico, con cui è in corso un contenzioso in tribunale. Si capirà meglio magari nell’interrogatorio di garanzia. In molti a Ladispoli hanno ricordato il 28 settembre di quest’anno quando un uomo 70enne si è accanito contro la moglie 50enne colpendola a martellate in casa in via Sorrento e provando pure a strangolarla. E anche in quella circostanza sono arrivati in tempo i poliziotti sventando un altro possibile dramma. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |