La sindaca Chiara Frontini e il marito, Fabio Cavini, non andranno a processo. Accusati di minacce a corpo politico nella vicenda della famosa cena dei veleni, sono stati prosciolti dal gup nell’udienza preliminare che si è tenuta oggi a Viterbo. Presente in aula solo il marito mentre la sindaca, fuori Viterbo per impegni istituzionali, era rappresentata dai suoi legali, gli avvocati Francesco e Roberto Massatani. A chiedere il rinvio a giudizio era stato il pm Massimiliano Siddi in seguito alle indagini scattate dopo la denuncia presentata a dicembre dell’anno scorso dal consigliere comunale Marco Bruzziches. Questo, nel corso di una cena a casa sua, avrebbe subito presunte intimidazioni da Fabio Cavini che si sarebbe rivolto a lui dicendo, tra l’altro: “Se io voglio fare male, capisco chi del tuo stato di famiglia è più debole e poi vado a colpire quella persona”. Ma per il gup il fatto non sussiste. Nel corso dell’udienza si sono costituiti parti civili oltre al consigliere Bruzziches, la moglie, e la consigliera Letizia Chiatti tirata in ballo in quella conversazione. |