Il governo valuta la possibilità di abbassare l’IVA sulle ostriche. Infatti il prodotto da sempre considerato di lusso è tassato come tale al 22%.
Ma adesso che molti venericoltori (coltivatori di cozze e vongole) sono passati ad allevare le ostriche in quanto resistenti al granchio blu che negli ultimi anni ha quasi azzerato la produzione di cozze e vongole, il governo pare propenso ad abbassare l’IVA sul prodotto al 10%.
La proposta insieme ad altre cinque richieste è stata inviata dalle Associazioni cooperative e armatoriali della pesca al Masaf.
Il titolare del ministero, Francesco Lollobrigida, a margine di una conferenza stampa, ha affermato di avere risposto agli acquacoltori con i quali il ministero sta lavorando per scrivere una proposta di legge in questo senso sottolineando che “un bene di lusso è tale anche perché costa caro, l’ostrica diventa di lusso quando il prezzo è inaccessibile. In alcune aree della Francia è un bene di ampio consumo, si trovano lungo le strade come noi spesso troviamo la frutta e la verdura. Non si arriverà a costi così accessibili ma diminuire l’IVA in maniera netta produrrà a mio avviso questo effetto.” Il ministro ha poi assicurato di avere già parlato con il ministro Giorgetti che è d’accordo e che lavoreranno per una proposta di questo tipo.
Questo, evidenzia Lollobrigida, permetterà agli acquacoltori di riconvertire o ampliare parte delle loro attività pesantemente danneggiate dal granchio blu: “L’export anche sul granchio blu comincia a essere un risultato, le ostriche possono essere un accompagnamento ulteriore, peraltro quelle prodotte in Italia sono di grande qualità. Non siamo però disposti” conclude Lollobrigida “a rinunciare alle nostre produzioni di venericoltura”.
L’articolo Lollobrigida: “Favorevoli ad abbassare l’IVA sulle ostriche per sostenere gli allevatori” proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.