In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Nasce la nuova Carta Forestale Italiana; 2) Siccità, 112 milioni per le imprese agricole; 3) Nuovo allarme per il Mar Mediterraneo; 4) Siracusa Comune riciclone, un premio da Coreve
In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Nasce la nuova Carta Forestale Italiana: Nasce la nuova Carta Forestale Italiana, uno strumento che sarà fondamentale per garantire una gestione e pianificazione efficace del patrimonio boschivo nazionale.
La Carta (CFI2020) è stata realizzata dal CREA su incarico della Direzione Foreste del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Si tratta del “primo innovativo strumento, dopo la Carta della Milizia Forestale del 1936 – spiega il Masaf in una nota – in grado di trasmettere una conoscenza approfondita del territorio e della consistenza del Patrimonio forestale nazionale elaborata in modo integrato rispetto ai dati degli Inventari forestali nazionali”. Lo strumento, permette di visualizzare, a scala 1:10.000, la superficie forestale distinta secondo le definizioni di bosco previste sia a fini normativi (da quella nazionale del TUFF, Testo Unico in materia di Foreste e Filiere forestali, a quelle regionali qualora presenti) sia per fini statistici (definizione FAO in coerenza con quanto previsto dall’Inventario forestale nazionale) e rappresenta uno strumento fondamentale di supporto per le scelte politiche e per l’adozione di opportune azioni di programmazione forestale. La Carta – spiega il Ministero – è una dettagliata e funzionale rappresentazione vettoriale, derivante dall’aggiornamento e mosaicatura di cartografie tematiche, regionali e locali, basata sulle ortofoto AGEA ad oggi più recenti per l’intero territorio nazionale, a risoluzione geometrica di 20 cm”.
2) Siccità, 112 milioni per le imprese agricole: Via libera dal Mef, su proposta del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, a un cofinanziamento nazionale di quasi 75 milioni, da aggiungere ai 37 già messi a disposizione dall’Unione Europea per sostenere le imprese agricole colpite dalla siccità che ha interessato il Sud Italia e le isole maggiori nel 2024. La disponibilità complessiva di fondi per affrontare i problemi causati dall’emergenza climatica ammonta ora a oltre 112 milioni di euro. Lo stanziamento mette a disposizione delle imprese e degli agricoltori risorse concrete per far fronte ai cali di produzione, registrati in particolare nel settore cerealicolo. Il Ministero dell’Agricoltura, in collaborazione con la Conferenza Stato-Regioni, definirà a breve le modalità operative per distribuire gli aiuti alle aree e ai settori più colpiti. Entro il 31 dicembre 2024, come previsto dal Regolamento, i dettagli degli interventi saranno comunicati alla Commissione Europea, e la distribuzione degli aiuti ai beneficiari sarà completata entro il 30 aprile 2025.
3) Nuovo allarme per il Mar Mediterraneo: Dalla Conferenza dell’Onu sul Clima di Baku arriva un nuovo SOS per il Mar Mediterraneo. Gli scienziati del Mediterranean Experts on Climate and environmental Change hanno pubblicato un nuovo report sui rischi costieri del Mare Nostrum. In quest’area, l’aumento di 1,5° C rispetto all’era pre-industriale è stato raggiunto già nel 2020 ed entro fine secolo, secondo lo scenario peggiore, potrebbe addirittura toccare i 2,9°C mentre l’aumento della temperatura dell’acqua oscillerà fra 2,7 e 3,8°C a fine secolo. A preoccupare di più gli esperti è la velocità con cui si sta alzando il livello del mare: circa 2,8mm all’anno, il doppio della media del 20° secolo. Il trend continuerà a un ritmo che dipenderà dalle future emissioni di gas serra. Si prevede che entro la fine del secolo il livello del mare potrebbe salire di oltre un metro, con il conseguente aumento di inondazioni costiere. “Sono ad alto rischio di erosione sia le spiagge del Nord-est sia le piccole spiagge del Sud Italia, che potrebbero sparire”. Preoccupa anche il tasso di erosione costiera che oscillerà tra i 17,5 ed i 23 metri entro il 2050 ed addirittura fra 40 e 60 metri a fine secolo. Un capitolo a parte riguarda i rifiuti in mare. Il rapporto evidenzia che il Mar Mediterraneo è una delle aree più inquinate dalla plastica in tutto il mondo. La plastica galleggiante si accumula lungo le sue coste a causa delle attività umane e della circolazione marina. La plastica infatti rappresenta fino all’82% dei rifiuti osservati, il 95-100% dei totale dei rifiuti marini galleggianti e oltre il 50% dei rifiuti marini dei fondali marini nel Mediterraneo».
4) Siracusa Comune riciclone, un premio da Coreve: Siracusa è stata premiata comune riciclone 2023, il riconoscimento assegnato da CoReVe, il consorzio di recupero del vetro che, nell’ambito dell’iniziativa di Legambiente e patrocinata dal Ministero per l’Ambiente, premia i Comuni convenzionati che si sono distinti per la quantità e la qualità della raccolta del vetro.
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