In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Nel 2024 si sono ridotte le emissioni di gas serra in Italia; 2) Imballaggi, al via il nuovo regolamento europeo; 3) Arrivano i ‘ghostbuster’ per trovare le nanoplastiche nei mari e nei fiumi; 4) Carabinieri, il calendario CITES 2025 è dedicato al Sud America
In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Nel 2024 si sono ridotte le emissioni di gas serra in Italia: Nel 2024 le emissioni di gas serra in Italia si sono ridotte del 4,3%, a sintesi di una diminuzione dei consumi dello 0,7% e di un maggiore ricorso alle fonti rinnovabili. Questa la stima del CER, in un aggiornamento del rapporto sulla transizione green presentato presso la sede di Banca del Fucino.
2) Imballaggi, al via il nuovo regolamento europeo: Al via il nuovo regolamento UE sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio. Dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il regolamento entrerà in vigore e sarà applicato dopo 18 mesi. Le nuove norme diminuiranno in modo significativo la produzione di rifiuti da imballaggio anche attraverso degli obiettivi vincolanti di riutilizzo. Il provvedimento stabilisce obiettivi vincolanti di riutilizzo entro il 2030, che varieranno a seconda dell’imballaggio utilizzato, mentre per il 2040 sono stati delineato degli obiettivi indicativi. Saranno vietati gli imballaggi monouso per frutta e verdura preconfezionata fino a 1,5kg, per alimenti e bevande riempiti e consumati in bar e ristoranti e le monoporzioni che si trovano negli alberghi e nel settore della ristorazione. Il divieto sarà valido anche per i prodotti usa e getta per la cura della persona utilizzati negli hotel (shampoo, creme). Divieto anche per le borse di plastica ultra leggere nei supermercati, a meno che non siano indispensabili per motivi igienici o per prevenire sprechi alimentari. Per combattere l’usa e getta, le attività che prevedono l’asporto dovranno permettere ai clienti di portare i propri contenitori da riempire con bevande o cibo pronto senza costi aggiuntivi. Stessa cosa per l’acqua di rubinetto. Gli Stati membri dovranno incoraggiare ristoranti, mense, bar, caffetterie e servizi di ristorazione a servirla in contenitori riutilizzabili o ricaricabili. Al fine di ridurre gli effetti negativi sulla salute, tra le altre norme c’è anche quella riguardante i PFAS, i cosiddetti inquinanti eterni. Se le sostanze per-e polifluoroalchiliche nel packaging destinato al contatto con gli alimenti superano una determinata soglia, la loro vendita sarà limitata.
3) Arrivano i ‘ghostbuster’ per trovare le nanoplastiche nei mari e nei fiumi: Innovativi, veloci e facili da usare. Sono i “ghostbuster” della plastica invisibile nell’acqua. Dei nuovi sensori innovativi sviluppati dalla Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova che hanno l’obiettivo di trovare le nanoplastiche negli ambienti acquatici, a partire dal mare. Le nanoplastiche – spiegano i ricercatori – costituiscono una seria minaccia per gli ecosistemi acquatici e gli organismi che vi abitano, a causa della loro capacità di interagire con altri contaminanti. La loro rilevazione richiede ancora tecniche complesse e costose, come la spettroscopia (ovvero lo studio di uno spettro elettromagnetico), che limitano l’efficacia del monitoraggio ambientale. Ed è proprio da questo concetto che la giovane biotecnologa, Giulia Elli, e i professori del Sensing Technologies Lab, Paolo Lugli e Luisa Petti, guidati dal Prof. Andrea Gasparella hanno sviluppato questo innovativo sensore, basato su un transistor a effetto di campo con nanotubi di carbonio, per identificare le nanoplastiche. Il dispositivo sfrutta le interazioni non covalenti tra i nanotubi di carbonio e le nanoplastiche di polistirene, offrendo un metodo più accessibile per rilevare queste particelle pericolose. La ricerca è stata svolta al momento in laboratorio, riproducendo le caratteristiche dell’acqua di mare, di fiume e di lago, per studiare il comportamento e l’efficacia dei sensori in ambienti salmastri e marini. Questo nuovo approccio potrebbe rivoluzionare il monitoraggio dell’inquinamento da nanoplastiche, rendendo la rilevazione più rapida e diffusa nei sistemi acquatici. Un’urgenza sempre più impellente, visto che le plastiche in mare stanno aumentando, la valutazione dell’inquinamento marino da nanoplastiche è relativamente recente e vaste aree di mare rimangono ancora scarsamente esplorate.
4) Carabinieri, il calendario CITES 2025 è dedicato al Sud America: E’ stato presentato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma il Calendario CITES 2025, realizzato dal Raggruppamento Carabinieri CITES del Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità. Il Calendario CITES 2025 ci porta in Sud America, il subcontinente americano che ospita la più grande foresta tropicale del pianeta, dove la bellezza della natura e la ricchezza delle specie animali e vegetali si uniscono alla straordinaria cultura di civiltà millenarie.
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