Ogni anno i bambini attendo Babbo Natale e i suoi regali con trepidazione, ma prima o poi arriva la fatidica domanda: esiste oppure è un personaggio immaginario?
Ogni anno a Natale i bambini aspettano con gioia l’arrivo di Babbo Natale e i suoi doni, dopo aver spedito la letterina e sperando che i regali che arriveranno rispecchino le richieste fatte. Eppure la domanda, quando si cresce, sorge spontanea: ma Babbo Natale esiste oppure è un personaggio inventato? Non è sempre è facile rispondere, per questo sul tema è intervenuta la pedagogista e formatrice Giovanna Giacomini, nel corso di CrescimiTu, la trasmissione di TeleAmbiente dedicata all’infanzia e all’adolescenza.
Babbo Natale esiste?
Sull’esistenza di Babbo Natale Giovanna Giacomini non ha dubbi: “Assolutamente sì, esiste. Babbo Natale di per sé è un simbolo quindi rappresenta qualcos’altro ed è l’importanza del pensiero magico. Questo pensiero magico è fondamentale per lo sviluppo di bambini e ragazzi, anche per noi adulti è un aspetto fondamentale e poi è ciò che ci permette di essere immaginativi e creativi”.
Come affrontare l’argomento con i bambini
Se lo chiedete agli adulti, vi risponderanno che uno dei traumi più grandi dell’infanzia è stato proprio quello di scoprire che Babbo Natale non esiste. Qual è dunque il modo adeguato per affrontare l’argomento e fino a che età è giusto continuare a presentare questa figura natalizia? “Lo possiamo sostenere finché il bambino lo desidera e lo porta avanti. Arà il bambino stesso a farci capire quando è arrivato il momento di rinunciare a questa cosa” spiega ancora Giovanna Giacomini.
I bambini lo capiscono molto presto
In realtà i bambini capiscono molto presto che c’è una differenza tra realtà e immaginazione, però preferiscono conservare il ricordo. “Vediamo tanti bambini che sono consapevoli ma continuano a voler continuare a credere a Babbo Natale e spesso lo facciamo anche noi adulti” conclude la pedagogista Giacomini.
Il caso in Inghilterra che ha scatenato il dibattito
Qualche giorno fa un episodio avvenuto nel Regno Unito ha scatenato il dibattito su Babbo Natale e i bambini. In una scuola primaria dell’Hampshire un prete si è rivolto ai bambini affermando che l’uomo vestito di rosso e con la barba bianca non esiste e che i regali provengono, invece, dai loro genitori. Di fronte alla reazione sconvolta dei piccoli, alcuni sono scoppiati in lacrime, la scuola ha condannato il comportamento del prete, che era stato invitato a tenere una lezione sulla nascita di Gesù. I genitori hanno protestato di fronte al gesto del prete e anche diocesi di Portsmouth, da cui dipende il religioso, ha preso le distanze dal gesto.
L’ascesa di Mamma Natale nel Regno Unito
Come racconta il giornale inglese The Guardian, questo Natale nel Regno Unito avverrà l’ascesa di Mamma Natale (Mama Claus in inglese) che prenderà il posto del Babbo. Questo alter ego al femminile sta riscuotendo un grande successo in Gran Bretagna, tuttavia c’è chi si chiede se questa mossa sia una semplice modernizzazione del Natale oppure un altro esempio della cultura woke che tanto sta spopolando negli ultimi anni.
Lo spot di Natale di Boots
Per citare un esempio dell’ascesa di Mama Claus, quest’anno lo spot di Natale di Boots, una nota catena di farmacie e parafarmacie, vede come protagonista proprio Mamma Natale, interpretata dall’attrice Adjoa Andoh della serie Netflix Bridgerton, che si occupa di tutto il lavoro preparatorio come incartare i regali e caricarli sulla slitta carica i regali con l’aiuto dei suoi elfi, mentre Babbo Natale dorme russando accanto al fuoco e si sveglia solo quando è il momento di partire. Mama Claus guarda la telecamera ed esclama: pensavate che facesse tutto lui?
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