Una targa ricorda il geologo che consentì di salvare uno dei polmoni verdi del III Municipio e di tutta Roma: a scoprirla la moglie e il figlio Andrea, noto autore teatrale e comico.
Un omaggio doveroso a Liborio Rivera nel cuore del parco che oggi esiste non solo grazie alla battaglie dei cittadini e degli ambientalisti, ma anche al geologo che fu decisivo nel decretare, con un’apposita perizia, la non edificabilità del terreno in uno dei polmoni verdi del III Municipio di Roma. Alla presenza dei principali esponenti istituzionali di Montesacro, al Parco delle Valli la targa è stata scoperta dalla moglie Ester e dal figlio Andrea, noto autore teatrale e comico.
Ai tempi della Giunta Carraro, infatti, c’erano diversi progetti che prevedevano la costruzione di un centro commerciale e di palazzi alti sette piani, proprio a ridosso della Riserva Naturale della Valle dell’Aniene. Oggi, invece, grazie anche a Liborio Rivera, che da geologo si è sempre battuto per contrastare il dissesto idrogeologico, c’è un parco di circa 21 ettari a disposizione di tutti i cittadini e con nuove attrezzature per fare sport.
“Il merito non è solo di mio padre, ma di tutte le associazioni di quartiere e di personaggi come Athos Guidi. La sinergia però è importante, mio padre effettuò il carotaggio principale, un sondaggio per verificare che tipo di terreno è. Il terreno era limoso, c’era il limo e gli speculatori avranno pensato ‘Limo? Li morté!’. Io vorrei, per Roma e per l’Italia, un po’ più di cultura, meno centri commerciali e più centri culturali” – ha spiegato un emozionato Andrea Rivera, che però non ha perso la sua usuale vena comica – “La cultura in Italia è un po’ in declino, lo vedo anche facendo teatro, come dicevo prima mio padre curava le gallerie e io… le platee. Spero di allargare la platea e iniziare a occuparmi anche io di gallerie. Quello che mi ha insegnato mio padre, anche tramite il suo lavoro, è di sempre stare a testa alta, casco in testa e rispettare la sicurezza, nostra e degli altri. Questo parco è la sicurezza di poter respirare un po’ meglio, visto che a Roma facciamo targhe alterne o domeniche a piedi ma l’inquinamento continua ad avanzare. Per fortuna c’è il Ponentino che spira e ci aiuta a sperare“.
“Io ho un vecchio volantino che mi è stato donato da chi ai tempi si era battuto per il parco. Effettivamente, qui avremmo avuto lo stesso tipo di edilizia che vediamo qui intorno, a Conca d’Oro e al Quartiere Africano. Parliamo di una storia di qualche decennio fa ma che possiamo definire gloriosa e con radici profonde” – il commento di Paolo Marchionne, presidente del Municipio Roma III Montesacro – “Liborio Rivera ha messo a disposizione di tutti la propria professionalità, la propria figura tecnica, il proprio studio e il proprio sapere con generosità, senza pretendere nulla e solo per la causa del parco. Io non c’ero all’epoca di quella vertenza territoriale, ero troppo giovane, ma fa piacere rivolgere un pensiero veramente affettuoso e grato a chi ha reso possibile che oggi si possa vivere liberamente un parco dove fare sport, giocare e stare all’aria aperta. Indubbiamente, una grandissima risorsa per tutte e tutti“.
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