TARQUINIA – La comunità di Tarquinia, ma non solo, si è stretta attorno al dolore dei famigliari per l’addio all’ex sindaco Pietro Mencarini. In tantissimi, anche da Viterbo, Monte Romano e paesi limitrofi, hanno voluto porgere l’ultimo saluto all’imprenditore che ha saputo coniugare passione politica, impegno civile e opere di bene per la sua amata Tarquinia. Il funerale, celebrato questa mattina al Duomo da Don Rinaldo Copponi, ha visto la partecipazione anche di Don Augusto Baldini e di Don Cono Firringa, entrambi vicini a Pietro Mencarini che, come ha ricordato Don Augusto, è sempre stato molto vicino alla Diocesi. Alle esequie hanno preso parte tantissime persone, tra le quali i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, il sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti con la fascia tricolore, il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli e il sindaco di Monte Romano Testa. Non poteva mancare l’ex sindaco Alessandro Giulivi, suo grande amico, che con Pietro aveva condiviso il progetto per il rilancio della città di Tarquinia. Una celebrazione composta, ma toccante, che si è chiusa con un grande applauso per Pietro, prima del suo ultimo viaggio che lo ha condotto presso il cimitero cittadino. «Pietro è stato un braccio destro per la nostra Diocesi – ha ricordato Don Augusto – come presidente di sostentamento del Clero ma anche come amico fraterno, nella vita del vescovo Carlo Chenis e nella vita della Diocesi; anche il vescovo Gianrico Ruzza rivolge alla famiglia e alla città il saluto a questo uomo che è stato sindaco, consigliere provinciale e che ha svolto tanti impegni e incarichi come imprenditore e apprezzato per la sua forza e il grande senso di responsabilità. Invito tutti a ricordare non il Pietro della malattia e della sofferenza, che pure ha affrontato con grande coraggio, continuando un legame profondo con gli amici e con la nostra città – ma a ricordare tutto quello che lui ha donato, certo che oggi tutto questo viene trasformato nella luce del signore. E’ vero, la sua perdita lascia un vuoto grande ma non può cancellare il ricordo che rimane vivo nel nostro cuore. Pietro è stato presidente onorario dei Fratelli del Cristo Risorto, grande sostenitore dell’associazione, capace di far sentire la sua solidarietà e il suo amore. Non posso dimenticare mai il suo sorriso e la sua vitalità che rimane nel cuore di tutti e allora rinnovo l’appello alla memoria di questo uomo che ha saputo unire passione civile, dedizione al lavoro ma anche una grande capacità di amare. Grazie a Pietro, come figlio di questa città che voleva bella e voleva grande, e che ha scelto di guidare e di accompagnare con tante opere e iniziative, ricordiamolo come uomo di fede e di azione, ma in modo particolare ricordiamo la passione che lui ha vissuto in unione con Gesù perché scenda sulla sua casa e sulla nostra città come benedizione. In questo momento Pietro ci guarda con il suo grande sorriso». ©RIPRODUZIONE RISERVATA |