Con l’Epifania si concludono le feste natalizie. Torna l’appuntamento con la tradizionale discesa della Befana in piazza Navona, a Roma.
Le festività natalizie non terminano finché non passa la Befana. Con l’Epifania, il 6 gennaio, si chiude uno dei periodi più attesi e amati dell’anno, avvolto nella magica atmosfera che solo il Natale sa creare. Luci, colori e mercatini tipici continuano ad arricchire le strade di città e paesini fino all’inizio di gennaio.
Il gran finale, però, è proprio l’Epifania, il giorno in cui una donna molto anziana e dai lineamenti aguzzi viaggia su una scopa portando doni (o carbone) ai bambini. La discesa più famosa d’Italia è senza dubbio quella che si tiene ogni anno a Roma, in piazza Navona.
Come da tradizione, anche quest’anno la mattina del 6 gennaio l’intrepida vecchietta si calerà su una delle piazze più suggestive della Capitale, grazie al supporto dei pompieri. Prima del volo, previsto alle 10:30, ci sarà l’esibizione della Banda Musicale dei Vigili del Fuoco che suonerà brani natalizi a chiusura della “Festa della Befana”, inaugurata il 7 dicembre scorso.
I visitatori potranno passeggiare tra i tradizionali mercatini, pieni di prodotti artigianali, idee regalo e specialità gastronomiche. Non mancheranno le attività ricreative per i più piccoli. Biblioteche di Roma animerà la piazza con iniziative culturali per bambini e famiglie, ci saranno anche il teatrino dei burattini e la storica giostra dei cavalli.
Oltre al tradizionale appuntamento in piazza Navona, nel lungo fine settimana dell’Epifania ci sono tante altre iniziative promosse dall’amministrazione capitolina per la kermesse ROMA CAPODARTE 2025.
Le origini dell’Epifania e della Befana
Anche se nell’immaginario comune l’Epifania è rappresentata dall’immagine di una simpatica vecchietta vestita “con le scarpe tutte rotte e il cappello alla romana”, la ricorrenza ha origini cristiane.
La parola “Epifania” significa “apparizione” e, nella tradizione cristiana, si riferisce all’apparizione di Gesù come Dio e all’adorazione dei Magi. Questi ultimi, arrivati dall’Oriente, omaggiano il bambino Gesù con i loro doni. Per quanto riguarda il mondo ortodosso, invece, la festività celebra il battesimo di Gesù nel fiume Giordano.
Cosa c’entra dunque la Befana? Il suo nome deriva proprio dal termine greco “Epifania” e la sua apparizione chiude il periodo delle vacanze natalizie. Le sue origini sono italiane e legate a riti pagani e al solstizio d’inverno. I doni che porta la Befana sarebbero di buon auspicio per il nuovo anno.
C’è poi una leggenda che lega il personaggio popolare ai Re Magi, che in una freddissima notte d’inverno chiesero aiuto a una vecchietta per ritrovare la strada, ormai persa, verso Betlemme. I tre la invitarono ad andare con loro, ma l’anziana rifiutò, pentendosene subito dopo. A quel punto si mise in cerca dei Magi, bussando ad ogni porta e regalando a ogni bambino un dolcetto, sperando che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.
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