Dalle auto Tesla alle batterie elettriche, tutti gli interessi di Elon Musk in Italia nel settore della transizione energetica
Elon Musk guarda all’Italia di Giorgia Meloni. E l’Italia di Giorgia Meloni guarda a Elon Musk. O meglio, alle sue aziende e ai suoi servizi.
La notizia della firma di un accordo tra il governo italiano e SpaceX (azienda di Musk specializzata nell’esplorazione spaziale) è stata smentita da Palazzo Chigi. Ma che siano in corso interlocuzioni tra il governo italiano e il magnate sudafricano amico di Trump è sicuramente vero.
L’attenzione è tutta rivolta su Starlink, il progetto di SpaceX che mira a fornire accesso a Internet ad alta velocità in aree remote del mondo. Alcune fonti giornalistiche hanno parlato di un contratto quinquennale da 1,5 miliardi di euro per servizi di telecomunicazioni sicure che l’azienda di Musk garantirebbe al nostro Paese.
Ma la (per ora ipotetica) commessa da un miliardo e mezzo per il progetto Starlink è solo uno degli interessi di Musk in Italia. E molti riguardano i temi della transizione energetica.
Elon Musk e i cambiamenti climatici
A differenza di Donald Trump (di cui Musk è stato sostenitore e maggiore finanziatore nella corsa alla Casa Bianca), Elon Musk non ha mai messo in dubbio l’origine antropica del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.
Ad esempio, durante un suo intervento ad Atreju (la festa annuale di Fratelli d’Italia), intervistato da Nicola Porro nel 2023, l’uomo più ricco del mondo affermò: “Quando spostiamo il carbonio dal sottosuolo all’atmosfera, cambiamo il clima. Nei prossimi decenni porteremo nell’atmosfera miliardi di tonnellate di anidride carbonica”.
Ma negli anni Musk ha modificato la sua posizione relativamente agli allarmi lanciati da una buona parte della comunità scientifica in relazione alle conseguenze del riscaldamento globale. Sempre ad Atreju Musk disse che “a breve e medio termine, petrolio e combustibili fossili sono necessari” per poi aggiungere che il cambiamento climatico “non distruggerà la vita sulla terra, non distruggerà l’umanità, ma creerà delle difficoltà”.
Le “difficoltà” di cui parla Musk sono, tra le altre cose, gli eventi climatici estremi come inondazioni, tifoni, grandinate e siccità che stanno diventando sempre più intense e più frequenti proprio a causa dei cambiamenti climatici.
Ben consapevole dell’importanza che la transizione energetica riveste nella lotta ai cambiamenti climatici, una buona parte del business di Musk riguarda proprio i temi della transizione green. Anche in Italia.
Dalle auto alle batterie, gli interessi di Musk in Italia
Ovviamente, uno degli interessi maggiori di Musk riguarda le auto elettriche. Tesla è sicuramente uno dei maggiori e più influenti produttori di e-car al mondo. E anche se la fetta di mercato delle auto elettriche in Italia è ancora assai esigua (solo il 4,2% del totale), Tesla è la casa automobilistica che ha venduto più auto a batteria nel Belpaese. Nel 2024 Tesla ha venduto 7943 Model 3, e 7435 Model Y. Il primo e il secondo modello di e-car più acquistati in Italia.
Un mercato, quello delle auto elettriche, destinato all’espansione anche in Italia. Perché se restano le difficoltà legate ai prezzi ancora troppo alti e alle infrastrutture di ricarica ancora troppo blande, la decisione dell’Ue di mettere al bando la vendita di auto inquinanti a partire dal 2035 porterà a una forte crescita dei modelli a batteria anche dalle nostre parti.
Per questo motivo l’azienda di Musk intende ampliare la propria presenza nel nostro Paese. In quest’ottica possiamo vedere la “campagna acquisti” che sta facendo Tesla in Italia: nelle ultime settimane Tesla su Linkedin ha lanciato una campagna di assunzioni di personale altamente specializzato e di manager.
Ma non è solo il settore della auto elettriche quello che Tesla vuole ampliare in Italia. L’azienda, infatti, ha interessi anche nel settore dello stoccaggio dell’energia.
Tesla ha sviluppato due soluzioni principali per il mercato energetico: Powerwall e Megapack. Powerwall è una batteria domestica compatta che consente di immagazzinare l’energia prodotta da impianti fotovoltaici o dalla rete, per poi utilizzarla per alimentare dispositivi ed elettrodomestici durante il giorno e la notte. Si tratta di una soluzione ideale per i privati e le piccole imprese che vogliono ridurre la propria dipendenza dalla rete elettrica e migliorare l’efficienza energetica.
D’altra parte, il Megapack è una batteria di stoccaggio su larga scala, progettata per stabilizzare la rete energetica, prevenire i blackout e immagazzinare grandi quantità di energia. Ogni unità di Megapack può contenere oltre 3,9 MWh di energia, sufficienti per alimentare circa 3.600 abitazioni per un’ora.
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