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Educazione sessuale a scuola, il governo fa dietrofront e investe i fondi per la prevenzione dell’infertilità

Il fondo destinato all’educazione sessuale nelle scuole era stato stanziato dalla legge di bilancio, ma dopo due settimane il governo ha deciso di dirottare le risorse per la prevenzione dell’infertilità

Si trattava di un fondo di 500mila euro per l’introduzione dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Tuttavia ieri il governo ha annunciato un dietrofront, dirottando questi stanziamenti per la formazione dei docenti sull’infertilità e sui modi per prevenirla.

L’annuncio del Ministro Ciriani durante il question time

In occasione del question time alla Camera dei Deputati, che si è svolto ieri, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani ha dichiarato che “nell’ambito della legge di bilancio è stato approvato, dall’assemblea, un ordine del giorno che impegna il governo a impiegare le risorse per fornire moduli formativi rivolti agli insegnanti delle scuole secondarie, per aggiornare su interventi educativi e corsi di informazioni e prevenzione sulla fertilità maschile e femminile”. Dunque la somma stanziata non avrebbe consentito interventi di più ampio spettro, tra cui le iniziative legate all’educazione sessuale nella scuola.

Sul tema dell’educazione sessuale esulta la Lega

Alla risposta del Ministro Ciriani ha esultato la Lega, che aveva presentato l’interrogazione sulla destinazione dei fondi. “È giusto tranquillizzare le famiglie e dire chiaramente che nella scuola italiana non ci sarà mai spazio per l’ideologia gender e per chi usando come cavallo di Troia la sacrosanta lotta alle discriminazioni omofobiche vorrebbe insinuare l’ideologia gender. Ideologia che esiste quando docenti politicizzati e cosiddetti esperti esterni vorrebbero impartire lezioni di educazione sessuale a bambini di prima elementare” ha dichiarato il deputato della Lega Rossano Sasso.

Insorgono le opposizioni

Di fronte a questo passo indietro del governo sull’educazione sessuale nelle scuole sono insorte le opposizioni, che hanno parlato di atto grave del governo e di presa in giro. Il primo a intervenire è stato il segretario di Più Europa Riccardo Magi, che aveva firmato l’emendamento alla Legge di Bilancio per lo stanziamento dei fondi.

“Retromarcia gravissima”

Magi ha dichiarato. “Le parole imbarazzati di un imbarazzato ministro Ciriani oggi al question time sono gravi nel merito e nel metodo: il ministro ha detto che il governo non darà seguito alle disposizioni previste dall’emendamento sull’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, già approvato in manovra. Non solo si tratta di una retromarcia gravissima rispetto a ciò che prevede la legge, ma dal punto di vista della democrazia parlamentare, è una operazione sporca e di bassa lega”.

Il commento del Movimento 5 Stelle 

Il Movimento 5 Stelle ha attaccato le parole del deputato Sasso della Lega che “continua a straparlare impunemente di una cosa che non esiste. Questi attacchi non solo travisano il senso dell’educazione all’affettività e al rispetto, ma alimentano deliberatamente ignoranza e odio, strumentalizzando temi delicati per biechi fini politici”.

La reazione del PD

Roberta Mori, portavoce nazionale della Conferenza delle Donne Democratiche ha detto: “La decisione del governo di utilizzare i fondi destinati all’educazione sessuale e affettiva per la formazione dei docenti sulla fertilità maschile e femminile tradisce la volontà del Parlamento” e ha poi aggiunto: “Ancora una volta si privano studentesse e studenti di strumenti fondamentali per costruire consapevolezza su temi come relazioni, rispetto, prevenzione delle violenze e salute sessuale, preferendo una visione parziale e riduttiva centrata esclusivamente sugli adulti e sulla fertilità”.

I giovani vogliono meno tabù sull’educazione sessuale

Eppure i ragazzi della Gen Z chiedono più sensibilità verso l’educazione sessuale, con menò tabù e più chiarezza. È quanto emerge da un’indagine di Webboh Lab, secondo cui gli intervistati vorrebbero che l’argomento venisse trattato maggiormente a scuola, con particolare enfasi su malattie sessualmente trasmissibili, relazioni, affetti e consenso del partner e metodi contraccettivi.

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