In totale, negli ultimi giorni, sono 14 le persone arrestate dalla polizia per varie accuse, tra cui atti di sciacallaggio nelle case lasciate vuote da chi è dovuto scappare dopo gli ordini di evacuazione. L’emergenza, intanto, non è ancora finita.
Mentre in tutta la Contea di Los Angeles si continua a lottare per fronteggiare gli incendi divampati più di una settimana fa, arrivano i primi arresti da parte della polizia. Sono 14 le persone fermate nelle ultime ore: di queste, tre sono accusate di incendio doloso, anche se non è stato specificato quando e dove avrebbero commesso i reati di cui sono fortemente indiziati o per cui sono stati colti in flagrante.
Gli altri 11 arrestati tra domenica e lunedì scorsi sono invece accusati di vari reati, che vanno dalla violazione del coprifuoco al vandalismo, passando per lo sciacallaggio nelle abitazioni lasciate vuote dai proprietari costretti ad evacuazioni di emergenza, il furto con scasso o l’impersonificazione di vigili del fuoco o agenti di polizia. Tra gli arrestati per saccheggio nelle case, c’è anche un gruppo che avrebbe rubato un premio Emmy. Gli ultimi arresti vanno ad aggiungersi agli oltre 30 precedenti, avvenuti nelle primissime ore dell’emergenza incendi. La maggior parte degli arrestati sono persone giovanissime, ventenni o poco più, ma che rischiano l’ergastolo in base a quanto previsto dalla legge californiana dei tre colpi per chi commette reati avendo già precedenti penali.
Intanto, il bilancio dei morti e dei danni provocati dai vari incendi in tutta la Contea di Los Angeles si aggrava. Gli ultimi dati ufficiali parlano di 25 morti e almeno 13 dispersi, mentre ci sono ancora molti dubbi sull’entità complessiva dei danni. Sicuramente, non meno di 150 miliardi di dollari, anche se alcuni esperti stimano la cifra anche ben oltre i 200 miliardi. E anche il presidente statunitense uscente, Joe Biden, ha ammesso che per la ricostruzione serviranno, come minimo, diverse decine di miliardi di dollari. Tutto questo, solo per considerare i danni materiali, mentre quelli ambientali, compresa la perdita di biodiversità in aree ricche di colline e foreste andate completamente distrutte, sono incalcolabili.
L’emergenza, però, non è ancora finita. I venti nella zona stanno riacquistando una certa intensità, e questo finirà per alimentare ulteriormente gli incendi. Solo i due roghi più devastanti dei sei principali che sono divampati a Los Angeles, hanno bruciato oltre 17mila ettari. Oltre 10mila gli edifici danneggiati o completamente distrutti dalle fiamme, mentre gli sfollati sono quasi 90mila. Una situazione che continua ad essere drammatica e che potrebbe avere gravi ripercussioni anche nel medio e lungo termine: non appena gli incendi più pericolosi saranno domati, chi ha visto la propria casa scampare alla distruzione delle fiamme potrà farvi ritorno, ma si teme l’impatto dei roghi sull’ambiente e sulla salute. Le emissioni causate dagli incendi hanno infatti generato sostanze molto pericolose per l’apparato respiratorio e cardio-circolatorio, a comincire dalle polveri sottili. Ed è per questo che i pochi residenti non interessati dagli ordini di evacuazione sono invitati ad utilizzare costantemente delle mascherine.
Intanto, emergono nuovi dettagli sulle circostanze, decisamente sfortunate, che hanno portato ad una diffusione incontrollata degli incendi. Decisivi, per la velocità di propagazione del fuoco, sono stati i venti di Santa Ana, un fenomeno tipico dell’inverno californiano ma che quest’anno ha raggiunto un’intensità che non si vedeva dal 2011, con raffiche fino a 160 km/h. E ancora più sfortunata è stata la situazione climatica: il 2022 e il 2023 erano stati anni particolarmente umidi, che hanno favorito una notevole crescita della vegetazione, che però era diventata molto secca a causa di oltre otto mesi senza alcuna precipitazione. Condizioni ideali, purtroppo, per scatenare un vero e proprio inferno di morte e distruzione, che ha evidenziato tutti i limiti dei mezzi a disposizione dell’uomo di fronte alla furia della natura, persino in una delle zone più ricche e sviluppate della Terra.
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