A Cascia (Pg) grande successo per ‘Le tradizioni rurali’: tre giorni di fede, cultura e comunità con tanti visitatori provenienti anche da fuori regione. Un’occasione per rinverdire e ricordare ai giovani le tradizioni e l’identità di un territorio, che ha le sue radici proprio nella ruralità e nell’agricoltura.
Grande successo di pubblico e tanta partecipazione per la tre giorni, dedicata al territorio, che si è tenuta a Cascia (Pg), per celebrare ‘Le tradizioni rurali’ tra fede, tradizioni e condivisione.
La Festa di Sant’Antonio Abate, i Trattori in piazza e la XLVIII Rassegna interregionale delle Pasquarelle hanno animato le vie del borgo della Valnerina, richiamando tantissime persone, tra cittadini, visitatori e appassionati, che si sono lasciati coinvolgere dalla bellezza della cultura locale.
Dalla benedizione degli animali e dei trattori ai canti popolari delle Pasquarelle, per riscoprire il valore della cultura contadina, accompagnato dalla genuinità dei sapori locali, con dimostrazioni di antichi mestieri e tanta musica.
Il commento del sindaco di Cascia Mario De Carolis: “Tutto questo è trasmettere la cultura ai ragazzi, tramite le scuole e tramite dei progetti ad hoc”.
“Mi fa molto piacere vedere la piazza piena – ha detto il sindaco Mario De Carolis – è una cosa veramente molto bella. In un momento in cui il cellulare la fa da padrone, questa è un’occasione per far respirare un po’ la socializzazione com’era una volta e vivere lo stare insieme. Questo secondo me è molto forte come messaggio”.
“Le tradizioni rurali – ha aggiunto il primo cittadino – rappresentano per noi un ponte tra passato e futuro che ci permette di custodire e tramandare ciò che siamo. La straordinaria partecipazione di questi giorni ci spinge a continuare a lavorare con passione per valorizzare la nostra cultura e il nostro territorio”.
“Grazie a tutti – ha continuato De Carolis – per aver reso Cascia ancora una volta il centro delle tradizioni e della comunità. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento: agli organizzatori, alle associazioni del territorio, ai gruppi pasquarellari, agli sponsor e, soprattutto, a tutti i cittadini e i visitatori che hanno partecipato con entusiasmo”.
Alle parole di De Carolis sono seguite quelle di Marco Emili vicesindaco ed assessore al turismo.
“È un bellissimo momento – ha sottolineato il vicesindaco Marco Emili – perché ci troviamo ad effettuare questa manifestazione i primi giorni dell’anno, è un canto augurale dell’Epifania e del nuovo anno. Siamo qui ad augurarci un buon 2025, tutti insieme. La Pasquarella è un canto tradizionale, locale, per augurare la prima Pasqua dell’anno”.
“Noi – ha ricordato Marco Emili – la facciamo, ancora oggi, con gruppi spontanei che dal primo al 6 gennaio, nelle nostre località, si recano nelle casa per veicolare la buona novella. La domenica dopo Sant’Antonio effettuiamo la rassegna dove tutti i gruppi del centro Italia partecipano per esprimere la loro tradizione e passione. Siamo tutti insieme, per cui questo diventa anche un grande momento di confronto, culturale e tradizionale”.
“Ogni anno – ha proseguito Emili – con piacere, rinnoviamo questo appuntamento importantissimo, che chiude questa manifestazione, chiamata proprio ‘Le tradizioni rurali’. Teniamo molto ai valori della nostra terra e sappiamo che questa terra ancora può offrire tanto all’umanità quindi dobbiamo ripartire proprio dalla nostra ruralità e dalla nostra agricoltura”.
“Abbiamo avuto tanti trattoristi e tanti giovani agricoltori – ha concluso il vicesindaco di Cascia Marco Emili – che ancora si impegnano e se oggi, andando in determinate località, riusciamo ancora a dire: ‘guarda che bello’, riusciamo ancora a meravigliarci, è perché la mano dell’uomo riesce a custodire un patrimonio che ci è stato lasciato dai nostri antenati”.
Il comune di Cascia sta puntando molto sul marketing territoriale per favorire il turismo, portando avanti un progetto di promozione integrata della città tra spiritualità, ambiente, sport e attività esperienziali.
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