CERVETERI – Nel piano triennale delle opere approvato lo scorso 24 febbraio “sbucano” fuori anche interventi che avrebbero dovuto vedere la luce nel 2024. A puntare il dito contro il documento il capogruppo Fdi, Luigino Bucchi. «Tra le opere più eclatanti spostate in avanti – sottolinea – si ricordano: la mancata realizzazione dei marciapiedi a Valcanneto, il ripristino del sentiero di Lawernce e la sistemazione del costone tufaceo, la riparazione del ponticello di Ceri e la messa in sicurezza del costone dell’antico borgo, la realizzazione di un nuovo cimitero e la manutenzione dei cimiteri esistenti – il cimitero nuovo di Cerveteri in via dei Vignali e quello della frazione del Sasso. Indefiniti, invece – incalza ancora Bucchi – gli interventi di riparazione per le strade che saranno oggetto di manutenzione, ma non si sa quali saranno, per uno stanziamento previsto di 900mila euro nel 2025, 900 mila nel 2026 e 900mila nel 2027. Idem per quanto riguarda gli interventi di riparazione dell’illuminazione pubblica per la quale è previsto uno stanziamento di 200mila euro nel 2025, 200mila nel 2026 e 200mila nel 2027». «Zero stanziamenti, invece – ha proseguito Bucchi – per importanti opere pubbliche come la realizzazione di una bretella fognaria per allacciare alla rete pubblica le palazzine ubicate nella parte bassa della città di Cerveteri: opera pubblica che gli abitanti di quel quartiere attendono da anni. Zero finanziamenti, inoltre, per l’ottimizzazione e l’eventuale ampliamento del cimitero di Ceri, nonostante una mozione al riguardo presentata dal gruppo Fdi, approvata all’unanimità dal consiglio comunale. Zero finanziamenti anche per la realizzazione di sistemi di protezione da istallare lungo i merli del belvedere nonostante le ripetute promesse del sindaco fatte in più occasoni in aula. Singolari e degne di nota anche se passate in sordina sono comunque le dichiarazioni di un consigliere di maggioranza che in risposta agli interventi dei vari esponenti dell’opposizione alla quale sindaco e assessore interessato non hanno risposto, nel suo intervento ha detto che è chiaro che le opere riportate nel piano presentato non saranno tutte realizzate». E Bucchi si chiede: sarà corretto definire il piano triennale delle opere «il libro delle favole?». ©RIPRODUZIONE RISERVATA |