CIVITAVECCHIA – Gente che vaga senza una meta, persone quasi invisibili necessitanti di aiuto e spesso ignorate dalle istituzioni, altre che invece l’aiuto lo rifiutano perché preferiscono vivere ai margini della società, trincerandosi dietro uno stato di malessere psicofisico difficile da estirpare. Civitavecchia ci restituisce una fotografia che vede in primo piano un discreto numero di persone con disagi psichici, delle strutture pubbliche impotenti difronte alla necessità di affrontare il problema e una moltitudine di gente indifferente. Recentemente si è polemizzato sui social per una serie di video nei quali veniva mostrato un ragazzo nudo mentre percorreva di corsa le strade della città, eppure i casi da affrontare sarebbero tanti, gravi quanto quello denunciato nelle scorse settimane se non di più. E non riguardano solo Civitavecchia. Alcune persone problematiche arrivano in città anche dai comuni limitrofi, appaiono in evidente stato di alterazione, prendono di mira i passanti e le auto con calci e pugni, arrivano addirittura a commettere reati gravi. Come accaduto pochi giorni fa, quando un uomo con evidenti problemi psichici è stato denunciato per rapina ai danni di un bar tabaccheria. Ieri un altro giovane problematico, fissato con le divise e con le armi ha preso di mira le auto in transito a viale Matteotti e subito dopo si è introdotto in un negozio al viale nel tentativo di impossessarsi di un’arma da taglio; già in passato è stato sorpreso dalle forze dell’ordine con un coltello in tasca. Persone che vivono nelle loro città, che appena entrano in uno stato di alterazione incontrollabile vengono portate all’ospedale San Paolo di Civitavecchia. Per lo Stato non sono “matti”, motivo per il quale non vanno ricoverati al reparto di Psichiatria. Che se la sbrighi il pronto soccorso, sedandoli e riportandoli alla calma. Ma quanto dura lo stato di tranquillità? Giusto il tempo di rimettersi in piedi e la giostra ricomincia: girano per le strade di Civitavecchia, dormono per terra sfidando anche le rigide temperature notturne del mese di gennaio. E ovviamente creano disagi alla circolazione stradale, mettendo a rischio la loro incolumità e quella di chi guida un’auto o un mezzo a due ruote. Di fronte a tutto questo si registra un vuoto assoluto da parte delle istituzioni: nessuno è in grado di affrontare seriamente i casi di questo tipo e spesso in presenza di individui che commettono reati, magari proprio a causa della loro condizione psichica, si finisce per scaricare tutto sulle Rems o addirittura sugli istituti di pena. Non è insolito imbattersi, almeno a Civitavecchia, in casi di persone affette da patologie psichiche, colpite da misure disposte dall’Autorità giudiziaria. |