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Preparazione scolastica, i bambini inglesi sono davvero “pronti per la scuola”? Il sondaggio

Alcuni bambini inglesi che iniziano la scuola non davvero pronti. Un sondaggio condotto tra gli insegnanti di Inghilterra e Galles rivela la situazione sulla preparazione scolastica

In Inghilterra è stato lanciato l’allarme sulla preparazione scolastica dei bambini. Tra chi arriva a scuola ancora con il pannolino, chi non sa salire le scale o utilizza troppo americanismi nel linguaggio, a causa dell’esposizione prolungata agli schermi, è sempre di meno la percentuale di bambini considerati “pronti per la scuola”. Questo riscontro emerge da un sondaggio realizzato dall’ente di beneficienza per la prima infanzia Kindred² che ha intervistato migliaia di insegnanti e genitori dell’Inghilterra e del Galles.

I risultati del sondaggio sulla preparazione scolastica

Il sondaggio, condotto su 1000 insegnanti di scuola primaria in Inghilterra e Galles e su 1000 genitori, ha rilevato che il 49% degli insegnanti ritiene che il problema della preparazione scolastica sia peggiorato nell’ultimo anno. Il 90% dei genitori afferma che il proprio figlio è pronto, ma gli insegnanti affermano che un terzo dei bambini non lo è. Nello specifico emerge che i ragazzi sono meno preparati alla scuola rispetto alle ragazze. Di fronte a questa scarsa preparazione scolastica, il personale della scuola primaria perde in media 2,4 ore di lezione al giorno.

Le principali difficoltà dei bambini

Il problema principali, secondo gli insegnanti, sono i bambini che arrivano a scuola con il pannolino. Nello specifico un bambino su quattro tra quelli che hanno iniziato la scuola materna lo scorso settembre non aveva ancora imparato a usare il vasino. Poi gli insegnanti hanno segnalato bambini con scarse capacità motorie di base e muscoli sottosviluppati, che rendono difficili attività fondamentali come salire le scale. Queste difficoltà motorie sono state collegate all’uso eccessivo degli schermi, così come il linguaggio ricco di americanismi. Gli insegnanti hanno riportato difficoltà anche nel far stare i bambini seduti, nel giocare e condividere con gli altri bambini e l’eseguire delle semplici istruzioni.

Le cause della scarsa preparazione scolastica

Secondo gli insegnanti interpellati nel sondaggio, tra le cause principali della scarsa preparazione dei bambini c’è l’eccessiva esposizione agli schermi (54%), il fatto che i genitori non leggono con i propri figli ma trascorrono anche loro troppo tempo con i dispositivi elettronici. Infine c’è che il problema dei genitori che lavorano più ore per stare al passo con l’aumento del costo della vita e che non pensano che sia loro compito preparare i figli per l’accoglienza. Situazione speculare anche guardando il punto di vista dei genitori.

Un aiuto dall’esterno

Il sondaggio ha chiesto ai genitori anche cosa potrebbe aiutarli nel far sì che i figli siano adeguatamente preparati ad affrontare la scuola. Il 51% ha sottolineano la necessità di avere asili nido e servizi per l’infanzia più accessibili. Genitori e insegnanti hanno poi concordato che la mancanza di accesso agli operatori sanitari stava avendo un impatto. Secondo le linee guida del governo, gli operatori sanitari dovrebbero fare visita cinque volte durante la gravidanza e nei primi anni, ma il 63% dei genitori ha affermato di aver ricevuto fino a due visite e un quinto (21%) ha riferito di non aver avuto alcun contatto.

Non è tutta colpa del covid

Quasi due dipendenti scolastici su cinque (39%) hanno affermato che le restrizioni del lockdown hanno portato a dedicare meno tempo all’educazione della prima infanzia e questo ha influenzato lo sviluppo dei bambini. Tuttavia non tutti sono d’accordo con questa lettura, o meglio non più. C’è chi afferma che quella del covid stia diventando una scusa per tutto, anche per la preparazione scolastica, e che in realtà molto dipende anche dalla genitorialità.

L’impegno del governo

Stephen Morgan, Sottosegretario di Stato per l’educazione della prima infanzia ha dichiarato che il governo sta lavorando per migliorare la situazione: “Abbiamo già iniziato a lavorare per estendere il supporto linguistico precoce, realizzare migliaia di asili nido scolastici e rafforzare e unire i servizi per le famiglie attraverso investimenti continui nei centri per le famiglie e nei programmi di inizio vita“.

L’articolo Preparazione scolastica, i bambini inglesi sono davvero “pronti per la scuola”? Il sondaggio proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.

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