Da anni si discute dell’effettiva utilità di far indossare il grembiule a scuola. Il caso della scuola primaria di Palermo, che realizzerà un referendum, delegando interamente la scelta agli alunni, ha riportato il dibattito in primo piano
Grembiule a scuola sì o no? Ha fatto discutere la vicenda di una scuola primaria di Palermo, dove la preside ha annunciato che ci sarà un referendum in cui i bambini e le bambine decideranno se dovranno continuare a indossare il grembiule a scuola. L’iniziativa è nata proprio dagli alunni di due classi di quarta elementare che, con una lettera inviata alla preside, chiedevano di poter smettere di indossare il grembiule perché considerato troppo scomodo. Si riapre dunque il dibattito sull’utilizzo del grembiule a scuola, ma tra chi pensa che sia uno strumento utile per appianare le differenze e chi, invece, lo ritiene una limitazione alla libertà di espressione dei bambini, c’è anche una terza via a cui guardare.
L’elemento pratico del grembiule a scuola
“Il grembiule può essere visto come uno strumento utile per una cosa molto pratica: per non sporcarsi in determinate attività che si fanno. Se parliamo dei bambini più piccoli, pensiamo al momento della mensa, al momento in cui fanno delle attività grafiche, pittoriche, oppure lavorano con l’argilla, con la plastilina, è dunque uno strumento per tenere gli abiti che si indossano sotto più puliti e pronti per continuare la giornata. Non serve tanto per nascondere le differenze, perché poi le differenze emergono comunque, pensate alle scarpe da ginnastica costosissime che alcuni bambini molto piccoli hanno, quelle sicuramente il grembiule non li copre” ha commentato la professoressa Clara Sardella, vicepresidente dell’ANPE – Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani.
Il senso di appartenenza degli studenti
Secondo la professoressa Sardella il grembiule può anche aiutare a mantenere un senso di appartenenza: “Pensiamo in alcune scuole dove i bambini dell’infanzia hanno il grembiule a quadretti, mentre quelli della primaria hanno il grembiule tinta unita. I bambini piccolini che vedono i più grandi con il grembiule a tinta unita vorrebbero poterlo già indossare, perché per loro è una crescita, è un riconoscimento del fatto che si va alla scuola dei grandi. Quindi bisogna avere un po’ di elasticità nelle cose, non devono essere così rigide secondo me”.
Parola d’ordine: elasticità
Proprio l’elasticità può essere la parola chiave di fronte al problema del caldo eccessivo e delle aule bollenti, che rende ancora più scomodo il grembiule. “Sicuramente lo si potrebbe utilizzare solo in alcune attività, ma ci vorrebbe anche un po’ di elasticità nelle regole, perché sappiamo che la regola è importante perché dà disciplina, dà sicurezza, dà omogeneità, però va presa con un po’ di elasticità e io vedo che tanti insegnanti, indipendentemente dal regolamento d’istituto, quando fa caldo dicono ai bambini di indossare il grembiule da novembre a maggio” spiega ancora Clara Sardella.
Il referendum: un esperimento didattico interessante
La scuola di Palermo ha stabilito che si realizzerà un referendum tra gli studenti per decidere di cambiare la regola del grembiule. Questa attività può essere considerata un esperimento educativo per insegnare agli alunni come funziona la democrazia diretta oppure è troppo presto introdurre questi concetti ad alunni della scuola primaria? Secondo Clara Sardella “La dirigente scolastica è stata lungimirante, perché è stata un’ottima scusa per introdurre un argomento che se rimane teorico non viene preso in considerazione, non viene valorizzato e soprattutto non viene interiorizzato dai ragazzi”.
L’importanza della partecipazione
“È importante – prosegue la professoressa Sardella – rendere partecipi e attivi i piccoli cittadini che non sono i cittadini del domani, ma sono i cittadini dell’oggi, perché già nell’oggi sono cittadini, anche in miniatura, ma sono sempre dei piccoli uomini in crescita. La scuola, oltre a questo ruolo educativo, deve avere anche proprio questo ruolo evolutivo di bilanciare tra passato e futuro e quindi rendersi conto delle situazioni che cambiano, delle esigenze che cambiano” conclude Clara Sardella.
Intervista integrale alla professoressa Clara Sardella
L’articolo Grembiule a scuola: dopo il caso di Palermo si riaccende il dibattito proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.